Cronaca
16 Gennaio 2015
Si avvicina il momento della verità per Chawki, denunciato da tre prostitute che in seguito fecero perdere le proprie tracce

Stupratore seriale di lucciole a processo

di Ruggero Veronese | 2 min

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Hamba Chawki

Hamba Chawki

Si avvicina il momento della verità per Hamba Chawki, il 31enne di nazionalità tunisina agli arresti nel carcere di Modena dal 19 febbraio scorso con una delle più infamanti delle accuse: essere lo stupratore seriale che durante l’inverno scorso avrebbe terrorizzato le ‘lucciole’ sulle strade ferraresi, con tre diversi episodi di violenza sessuale verso altrettante prostitute che, dopo aver denunciato i fatti, sono scomparse nel nulla rendendosi irreperibili.

Una vicenda che sollevò non poca indignazione tra la cittadinanza ferrarese, anche attraverso l’intervento del sindaco Tiziano Tagliani che attraverso un tweet dichiarò che “ll Comune di Ferrara si costituirà parte civile a fianco della giovane rumena violentata e le assicurerà assistenza legale”. Un annuncio caduto nel vuoto, visto che tutte le presunte vittime di Chawki sono scomparse prima ancora di poter collaborare con le indagini, disertando l’incidente probatorio e rendendo assai più arduo il lavoro degli inquirenti nel formulare le accuse.

In tribunale si aprono quindi due diversi processi: uno relativo ai primi due episodi (avvenuti tra il 18 settembre e metà ottobre) denunciati dalle prostitute, che comincerà tra circa due settimane, e quello inaugurato ieri mattina, che verte sulla terza e ultima vittima di Chawki. In questo caso la ragazza sarebbe stata stuprata nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2013, con Chawki che mise in pratica la stessa ‘tecnica’ utilizzata precedentemente: dopo averla abbordata sul ciglio della strada e averla fatta salire in automobile, la portò dentro un’abitazione in zona stazione, dove – secondo la successiva denuncia – la violentò per tutta la notte dopo averle offerto e aver fatto uso personalmente di cocaina.

Un episodio comunque più ‘lieve’ – se così si può dire – di quelli avvenuti nel mese precedente, quando altre due lucciole denunciarono di essere state vittime di stupri di gruppo commessi da Chawki e dai suoi amici. In quelle circostanze il 31enne tunisino, dopo averle portate in un’abitazione in via Aguiari, chiamò i suoi conoscenti e arrivò addirittura a terrorizzare una delle ragazze aizzandole contro un cane rottweiler. La giovane raccontò agli inquirenti di essere stata costretta a rapporti sessuali per tutta la notte, prima di lanciarsi seminuda da una finestra per guadagnarsi la fuga.

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