Cronaca
11 Ottobre 2014
Confronto tra esperti su come affrontare il problema che coinvolge i minori

La violenza familiare esce dalle mura domestiche

di Redazione | 2 min

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Come tutelare i minori che assistono alle violenze che coinvolgono i loro familiari? E quali sono le ricadute del fenomeno sulla salute dei bambini? A queste e ad altre domande sono stati invitati a rispondere magistrati, avvocati, psicologi, docenti universitari ed esperti nazionali, su un problema di carattere collettivo, quello dei minori coinvolti in questioni di violenza familiare, che non può rimanere chiuso entro le mura domestiche, ma che deve essere affrontato pubblicamente, con le dovute delicatezze e precauzioni, per essere non solo guarito, ma soprattutto prevenuto.

“Questa giornata di studio – spiega Bastianoni – è stata un’occasione pubblica per approfondire un tema delicato e di interesse collettivo: la percezione e il grado di conoscenza della violenza assistita dai bambini e dalle bambine in ambito familiare. Abbiamo dato spazio all’analisi del fenomeno dal punto di vista giuridico e psico-sociale, tracciando possibili percorsi di prevenzione e di protezione, con un lavoro di rete che coinvolge tutte le istituzioni territoriali, e non solo, che si occupano di tutela dei minori”.

“Nella prima sessione – continua Bastianoni – si è affrontato il tema dal punto di vista giuridico, offrendo un quadro sulla violenza assistita nel sistema italiano e analizzando altri aspetti, come la tempestività della segnalazione e le fattispecie di reato legate a questo genere di violenza. Nella seconda, invece, si è approfondito l’argomento dal lato psicologico, soffermandosi anche sui percorsi di protezione e di sostegno ai minori, vittime di violenza assistita, e sulle ricadute nei confronti della salute dei bambini”.

Dopo il saluto delle autorità cittadine, l’incontro introdotto da Bastianoni ha visto, fra gli altri, gli interventi di Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, Alessandro Chiarelli, responsabile dell’Ufficio minori della Questura di Ferrara e Dina Galli, consigliera onoraria della Corte di Appello di Bologna.

Un’ulteriore occasione per fare rete tra Università, istituzioni locali, associazioni e cittadini, per mettere in luce disagi familiari e intervenire in modo concreto su problematiche di carattere sociale, che – se non correttamente e tempestivamente affrontate – rischiano di compromettere la salute dell’individuo, ancor più quando si tratta di minori.

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