Argenta
15 Settembre 2014
Intervento a Campotto di Argenta, fermate cinque persone

Sequestrati sette quintali di pesce

di Redazione | 2 min

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2014.04.11 - R.N. Volano  (65)Proseguono le attività del Corpo forestale dello Stato sul contrasto al furto di pesce in provincia di Ferrara, fenomeno che si estende purtroppo anche a vaste aree del ravennate e del rodigino.

La problematica ha indotto le forze dell’ordine a pianificare già da alcuni mesi una serie di azioni coordinate al fine di contrastare gli abusi. “L’ultimo intervento a Campotto di Argenta che ha portato martedì scorso al sequestro di sette quintali di pesce ed al fermo di 5 rumeni da parte degli uomini della polizia provinciale con il supporto dell’arma dei carabinieri e degli altri organismi portatori di interessi collettivi sulle aree in questione – spiega il commissario capo Donatello Cirillo – è il risultato della sinergia attuata tra le forze di polizia, statali e locali, presenti a livello provinciale, che attraverso l’attività ordinaria e straordinaria di controllo congiunto del territorio, e nonostante la scarsità di risorse umane e finanziarie, riescono a mantenere un buon presidio di legalità”.

“È un fenomeno preoccupante – commenta ancora Cirillo, vice comandante provinciale e responsabile del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) – perché ci troviamo di fronte a “bande” ben organizzate, spesso originarie dell’est Europa, che con quei paesi continuano ad intrattenere rapporti commerciali. Questi individui con pochi scrupoli agiscono in spregio a qualunque precetto di natura amministrativa, penale ed ambientale, mettendo conseguentemente a rischio interi ecosistemi locali”.

“Ovviamente – aggiunge il commissario capo – le criticità non sono state archiviate perché i gruppi criminali si riorganizzano facilmente, anche attraverso l’innesto ed il ricambio di elementi e lo spostamento su altre zone di basi logistiche ed azioni criminose. Difatti, oltre al sito di Campotto, attività illegali dello stesso tipo sono state evidenziate in diverse aree della provincia, nelle quali l’intervento dei comandi stazione forestali di Comacchio e Ferrara ha portato nell’ultimo anno al sequestro di varie centinaia di metri di tramaglio, di altri strumenti di pesca ed all’applicazione di numerose sanzioni pecuniarie. Con i propri reparti territoriali – conclude il responsabile del nucleo investigativo – il Corpo forestale dello Stato continuerà a contrastare tali condotte illecite tramite lo svolgimento di servizi preventivi e repressivi sulle aree di maggior pregio ambientale del Parco del Delta del Po e nei luoghi di più intensa predazione, nonché eseguendo i periodici controlli agroalimentari sull’origine dei prodotti ittici, che spesso consentono di risalire al punto iniziale della filiera illecita”.

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