Cronaca
26 Aprile 2013
La scuola d'infanzia dopo il sisma è ancora sacrificata in un container. Si cercano soluzioni alternative

L’Aquilone raccoglie fondi tra gli aquiloni

di Redazione | 2 min

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aquilone raccolta fondidi Daniele Oppo

Il Festival internazionale degli aquiloni prende il via e non può non riservare uno spazio per aiutare i bambini della  scuola d’infanzia ‘Aquilone’, costretti per l’intero anno scolastico a svolgere le proprie attività all’interno del container in via Ippolito Nievo, una sistemazione nata per essere provvisoria e che invece rischia di essere la soluzione anche per il prossimo anno.

La scuola materna, la cui sede di viale Krasnodar era stata dichiarata inagibile dopo il sisma del 20 maggio, aveva riaperto i battenti lo scorso 17 ottobre nella nuova sede di via Ippolito Nievo, un prefabbricato modulare e antisismico che, secondo i piani iniziali, avrebbe dovuto accogliere i suoi circa 100 bambini fino al 5 luglio prossimo. Ma il progetto per la nuova sede stabile non è stato ancora approvato dalla Regione Emilia Romagna e così appare ormai certo il rinnovo per almeno altri 6 mesi (a cui potranno aggiungersi poi altri 6 mesi) della locazione del container. Per questo i genitori dei bambini organizzano durante i quattro giorni della Vulandra una raccolta fondi tramite uno stand dove, in cambio di un’offerta libera, si potranno portare a casa dei giocattoli e dei i segnalibri fatti dai bambini durante i laboratori scolastici.

Difficile continuare a fare le lezioni dentro il prefabbricato dove, lamentano i genitori, spazio e acustica non rendono facile la gestione delle attività programmate.

“Anche il prossimo anno probabilmente i nostri bambini dovranno andare a scuola nel container – spiega Roberta Bianchi, una delle mamme che ha organizzato lo stand per la raccolta benefica – per questo cerchiamo di raccogliere un po’ di fondi per eventuali sistemazioni alternative  e per diversificare un po’ le attività”.

“Per ora non ci sono sistemazioni alternative – spiega ancora la signora Bianchi -; era affiorata l’idea del Salice ma è dall’altra parte della città e difficile da raggiungere per molti genitori che hanno difficoltà a spostarsi così tanto. Abbiamo pensato di chiedere lo spostamento di almeno una sezione al nido Ugo Costa, ma è solo un’idea che stiamo ancora valutando anche perché gli insegnanti, giustamente, ci terrebbero a stare insieme”.

L’iniziativa ha il supporto proprio delle maestre e dei maestri “che ci appoggiano e hanno fatto dei laboratori con i bambini per creare i segnalibri che distribuiremo”.

Oltre alla raccolta di fondi, l’obiettivo è anche di sensibilizzare la cittadinanza: “E’ giusto parlare tanto delle scuole degli altri paesi che hanno subito il terremoto, ma in pochi conoscono la situazione della scuola Aquilone, una realtà che si trova all’interno della città di Ferrara”.

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