29 Ottobre 2012
Per Ecosistema Urbano solo 16ª per le piste dedicate. Male qualità dell'aria, ok le politiche energetiche

Cade il mito della città delle biciclette

di Redazione | 4 min

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Dal settimo al decimo posto di Ecosistema urbano. Ferrara scende di gradimento nella speciale classifica annuale stilata da Legambiente insieme a Ambiente Italia e Sole 24 Ore. Nella graduatoria generale delle grandi città (quelle con più di 200.000 abitanti) le prime posizioni sono occupate, nell’ordine, da Venezia, Bologna e Genova. Sono esattamente gli stessi centri urbani (e nello stesso ordine) che occupavano le prime tre posizioni del podio nella passata edizione.

Tra le città medie, ovvero quelle comprese tra 80.000 e 200.000 abitanti, spiccano le performance di Trento, Bolzano, La Spezia, Parma, e Perugia. Ferrara è appena decima, con un coefficiente del 56,22%, piazzandosi quinta in regione (perdendo quindi una posizione rispetto a dodici mesi fa)..

Per tutti i 104 comuni è stato possibile calcolare l’indice di valutazione di Ecosistema Urbano, utilizzando i dati inviati quest’anno o, laddove mancanti, integrandoli con i dati inviati nelle due ultime edizioni. Le città per cui sono stati calcolati tutti e 25 gli indicatori sono 62, per altre 15 è stato possibile determinare più del 90% degli indicatori. È bene ricordare che alcuni indicatori (come le misure di Pm10, NO2 e O3) non possono ovviamente essere disponibili laddove non sussista un sistema di monitoraggio. Il valore massimo ottenibile (10.000 punti nel caso siano disponibili tutti gli indicatori), normalizzato in base 100, rappresenta la prestazione di una città sostenibile.

Vediamo allora come si piazza il capoluogo estense di fronte ai principali indicatori. Ferrara viene segnalata sul primo gradino insieme a Rimini, sempre tra le città di medie dimensioni, a punteggio pieno (100 su 100) per le politiche energetiche (introduzione di incentivi economici e norme cogenti sul risparmio energetico e diffusione fonti energia rinnovabile, procedure di attività libera per l’istallazione di solare termico/fotovoltaico, presenza di energy manager, acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile) e risulta prima anche per eco management (utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali; auto comunali ecologiche; prodotti equosolidali; certificazione ambientale del Comune; raccolta differenziata all’interno del Comune; procedure di acquisto verdi per le forniture del Comune). Si scende invece in terza posizione per estensione della ztl e per i volumi di teleriscaldamento pro capite, con 40,08 metri cubi per abitante.

Per tutti gli altri indicatori, invece, arrivano le noti dolenti. A cominciare dal mito, ormai sfatato, di città delle biciclette: quanto a piste ciclabili è solo 16ª con 10,16 metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti (terza  però per indice di ciclabilità, che tiene conto della presenza di biciplan, ufficio biciclette, segnaletica direzionale, cicloparcheggi di interscambio, bicistazione, sensi unici eccetto biciclette, contrasto furti, bike-sharing).

Quanto a verde urbano fruibile, Ferrara registra la decima posizione con 16,42 mq per abitante. Il trasporto pubblico la vede 15ª per percentuale di passeggeri trasportati, mentre per quanto riguarda la percorrenza annua per abitante del trasporto pubblico si scivola addirittura al 36° posto.

L’indice di mobilità sostenibile (che tiene conto di presenza di autobus a chiamata, controlli varchi Ztl, presenza di mobility manager, car-sharing, piano spostamenti casa-lavoro, pedibus/bici bus) ci vede quinti, mentre siamo in 21ª posizione per auto circolanti (63 auto ogni 100 abitanti).

Cade anche il mito della verde Ferrara: appena trentesima per le aree verdi con 441 mq per abitante.

Note dolenti anche per quanto riguarda la qualità dell’aria. In fatto di NO2 è 16ª con 35,3 di indice; per le PM10 è 25ª con 35,3; e per l’ozono 26ª con 69,0.

Per i consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico (157,3 litri per abitante) dobbiamo accontentarci della 21ª piazza, mentre la dispersione nella rete ci vede al 19° posto con il 29%.

Per capacità di depurazione Ferrara è solo 35ª, con l’87% (percentuale che valuta la popolazione allacciata agli impianti di depurazione, i giorni di funzionamento dell’impianto di depurazione, la capacità di abbattimento del Cod).

Pagella negativa anche per quanto riguarda la produzione annua pro capite di rifiuti urbani: il capoluogo estense è 35° con 704,8 kg per abitante. Per la raccolta differenziata, infine, è 16° con il 50,1%.

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