25 Maggio 2012
Il fenomeno sarebbe attribuibile alla diminuzione d'ossigeno e alla liberazione di gas tossici dal fondo dovuta al movimento tellurico

Morìa di pesce, il terremoto tra le concause

di Redazione | 2 min

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Acqua: Ferrara con la spesa media fra le più alte in regione

Ferrara è il capoluogo di provincia della regione con maggiori dispersioni nella rete idrica (40,2%) e con una spesa media per la bolletta dell'acqua fra le più alte per una famiglia, cioè di 587 euro rispetto alla media regionale di 517 euro (la media nazionale è pari a 478 euro), meno cara solo rispetto a Rimini (606 euro)

Da martedì 22 maggio sono iniziate le segnalazioni di cittadini di morie di pesci. Da parte dell’Area di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda Usl di Ferrara sono stati effettuati diversi sopralluoghi presso il Po di Volano, canale di  Burana e Boicelli, segnalazioni che adombravano un nesso tra le morie e lo sciame sismico in corso.

La mortalità di pesci di varie specie (abramidi, carpa, siluro) è stata confermata, in quantitativi crescenti di giorno in giorno, ed è stato osservato un comportamento di sofferenza di numerosi pesci, boccheggianti in superficie.

L’acqua dei canali era in movimento, con forte corrente e di qualità visiva ed olfattiva buona. Sono stati effettuati campioni di alcuni esemplari e di acqua per gli approfondimenti diagnostici presso l’Istituto Zooprofilattico. Le prime risultanze delle analisi, tuttora in corso, parlano della presenza, in alcuni campioni, di patogeni comuni, estranei alla causa di morte. Le morie sarebbero attribuibili alla riduzione dell’ossigeno dell’acqua, dovuta all’aumento di materiale organico causato dal sommovimento del fondo (il materiale organico consuma ossigeno). La diminuzione di ossigeno può essere  causata anche dall’abbassamento della pressione atmosferica, correlabile alle piogge che si sono riversate sull’Alto Ferrarese, piogge che, tra l’altro, dilavano i terreni agricoli, portando nei canali i fertilizzanti e le sostanze chimiche usate in agricoltura.

Altri possono essere i fattori chiamati in causa, quali l’aumento della temperatura dell’acqua e la liberazione di gas tossici dal materiale sedimentato sul fondo dei canali, sempre dovuti al movimento tellurico di questi ultimi giorni.

Nelle ultime ore le segnalazioni arrivano pure dal tratto più basso del Po di Volano (conca di Valpagliaro), ma si tratta verosimilmente dello stesso pesce morto gia nella giornata di lunedì e trasportato dalla corrente a valle, dove si ferma a causa della chiusa. Stesso fenomeno interessa la Darsena cittadina, dove la rientranza della sponda consente alle carcasse dei pesci di fermarsi. Sono stati attivati gli Enti competenti al recupero dei pesci morti, per prevenire problemi di igiene pubblica. Nel contempo, prosegue l’attività diagnostica, al fine di accertare le cause della morte.

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