Comacchio
3 Gennaio 2012
Udienza preliminare per il dirigente Manlio Carli e i costruttori

In tribunale il caso delle pinete

di Marco Zavagli | 2 min

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Lido di Spina. Il tribunale ha fissato l’udienza preliminare per le quattro persone indagate lo scorso giugno per il progetto di urbanizzazione della pineta del Lido di Spina, tra le vie Giotto e Cimabue (vai all’articolo). Il progetto prevedeva la costruzione di una residenza alberghiera composta da 89 appartamenti, con tanto di piscina e servizi annessi, da realizzarsi attraverso l’abbattimento di 40 pini e 5 querce. I lavori vennero iniziati con l’abbattimento di 17 alberi. Poi tutto si fermò con l’intervento dell’autorità giudiziaria.

La procura di Ferrara chiede il processo per l’imprenditore Sergio Vitali, legale rappresentante della Villaggio dei Pittori srl e titolare del permesso di costruire; Manlio Carli, all’epoca dirigente del settore Urbanistica del Comune di Comacchio, preposto al rilascio dl permesso di costruire; il direttore dei lavori Leonardo Mari e il presidente dell’azienda esecutrice dei lavori (la Par.Co) Roberto Pennini.

Secondo le indagini i quattro sarebbero responsabili della violazione della Legge Galasso sui vincoli paesaggistici, per aver eseguito (o consentito l’esecuzione) i lavori su beni paesaggistici senza la prescritta autorizzazione. E questo in base a un permesso illegittimo, dal momento che l’area era sottoposta a tutela dal Piano territoriale di coordinamento provinciale.

Con tale condotta, secondo il pm, i quattro imputati avrebbero alterato le bellezze naturali del luogo. Per Carli il sostituto procuratore ravvisa anche un abuso di ufficio perché, nella sua veste di pubblico ufficiale, rilasciando il permesso contestato, avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Vitali, proprietario dell’area.

Secondo le difese Provincia, Regione e Sovrintendenza avevano già svincolato l’area in questione dai vincoli paesaggistici, tanto che il permesso di costruire sarebbe stato dato regolarmente e si iniziò ad abbattere 17 dei 40 pini secolari previsti dal progetto. Per la Procura invece l’area sarebbe stata ancora vincolata e le indagini della Finanza e le consulenze avrebbero ravvisato un tentativo di abuso edilizio.

L’udienza preliminare che deciderà tra queste opposte versioni è fissata per il 14 marzo, ore 9, in tribunale a Ferrara. Nel procedimento è parte offesa il circolo del delta di Legambiente, assistito dall’avvocato David Zanforlini.

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