Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Foto d'archivio
Lido di Spina. E’ un danno notevole quello che sta sopportando la discoteca Barracuda del Lido di Spina dopo il provvedimento di chiusura per un mese notificato dalla questura per motivi di ordine pubblico. Per questo i proprietari del locale stanno valutando il ricorso, affidandosi alle mani del proprio legale, l’avvocato Pietro Solinas. Il cui primo passo sarà quello di chiedere al Prefetto una modifica del provvedimento, per evitare al Barracuda ulteriori danni dovuti sostanzialmente alla perdita della stagione estiva, dopo aver mancato l’appuntamento con la Notte Rosa dei Lidi.
Stefano Piazzi, uno dei titolari del Barracuda a cui è stato notificato il provvedimento, affida il proprio sconforto alle pagine di Facebook, dove la comunità del web ha creato un gruppo a sostegno del Barracuda e del Micro (il locale accanto, della stessa gestione). “Abbiamo alzato i muri con costosi pannelli fono assorbenti per limitare il rumore – scrive – abbiamo assunto 15 operatori per la sicurezza, abbiamo transennato davanti al locale per evitare che la gente si spostasse in strada. Abbiamo catechizzato i baristi per evitare che dessero da bere a persone ubriache. Abbiamo illuminato a giorno il parcheggio per evitare problemi di ordine pubblico, abbiamo fatto un esposto per i piadinari abusivi. E’ poco?”.
Il gruppo su Facebook, denominato “No chiusura Barracuda”, in poco tempo ha già raccolto più di 850 iscritti. Le proteste si sprecano, ovviamente, e molte di queste fanno riferimento alla buona gestione della famiglia Piazzi. Del resto, come riferisce il legale della famiglia, la sorpresa per il provvedimento di chiusura riguarda anche il fatto che ciò che viene contestato non riguarda i comportamenti dei gestori. Ciò che ha fatto scattare il provvedimento, lo ricordiamo, sono una serie di risse avvenute dentro e fuori dal locale. A partire dalla mega rissa avvenuta la notte del 19 giugno, con circa 200 persone coinvolte, che si sono disperse lungo l’adiacente via Cosmé Tura al sopraggiungere delle forze di polizia. Nel corso della stessa serata le fiamme oro avevano anche recuperato della droga e segnalato una persona quale assuntore alla prefettura.
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