Resta ricoverato in prognosi riservata Lorenzo Piccinini, il 21enne rimasto gravemente ferito durante la colluttazione all’interno del bar Big Town di via Bologna dello scorso 1° settembre, quando ha perso la vita il 42enne Davide Buzzi.

Il ragazzo è ancora in un letto del reparto di Chirurgia d’emergenza dell’ospedale Sant’Anna di Cona per una ferita da taglio all’addome ed è fortunatamente fuori pericolo di vita, tant’è che nei giorni scorsi ha ricevuto anche la visita di alcuni amici e conoscenti.

Nel mentre, alle 10.30 di oggi (giovedì 7 settembre), si terrà il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Buzzi. La Procura si avvarrà della consulenza medico legale della dottoressa Silvia Boni e di quella tossicologica della dottoressa Francesca Righini. La prima (che aveva già ispezionato icto oculi il corpo senza vita di Buzzi e visto la ferita all’addome di Piccinini) è chiamata a valutare le cause che hanno portato alla morte del 42enne e valutare se le ferite inferte al 20enne avevano una capacità potenzialmente letale.

La seconda si concentrerà solamente su Buzzi, dal momento che Piccinini è stato sottoposto agli esami del sangue al momento del suo arrivo e ricovero in ospedale.

Anche la difesa di Mauro Di Gaetano – avvocato Michele Ciaccia – nominerà a sua volta Lorenzo Marinelli come consulente medico legale.

Inoltre, si stanno valutando da parte della Procura anche le minacce e le istigazioni a delinquere comparse sui social e non sono esclusi provvedimenti nel breve termine.

Piccinini intanto è stato denunciato, assieme ai genitori biologici di Edoardo Bovini, suo cugino, per l’aggressione del ragazzo tunisino, oggi sotto protezione, ritenuto il responsabile dell’assunzione letale di droga da parte del 19enne il 12 agosto davanti al Bar Condor.

Piccinini è assistito come persona offesa dall’avvocato Giampaolo Remondi, mentre gli avvocati Francesco Mantovani e Gian Luigi Pieraccini assistono madre, compagna e fratello di Buzzi.

Al termine dell’esame autoptico, il corpo della vittima dovrebbe poi essere restituito ai familiari che fisseranno il funerale. Resta ancora da capire se si svolgerà in forma pubblica o strettamente privata per motivi di ordine pubblico.

Rimane infine ancora sotto sequestro il bar Big Town, con i sigilli dei carabinieri che delimitano l’area in cui sono ancora ben visibili le tracce di quella notte di pura follia.