Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Storica decisione a tutela delle famiglie omogenitoriali. Gli avvocati: "Sentenza che riafferma il diritto dei bambini a vedersi riconosciuta la propria identità familiare senza discriminazioni"
A seguito del lancio dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara su falsi embrioni e procurato aborto, l’Azienda Usl di Ferrara ha annunciato che ha disposto in via precauzionale la sospensione temporanea dell’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) dell’ospedale del Delta, a Lagosanto
Un'indagine della Guardia di Finanza di Ferrara ha colpito il centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale del Delta. Sei le persone indagate dalla Procura per false attestazioni, linee guida disattese e documentazione di impianti embrionali mai effettuati. Il responsabile è accusato anche di aver provocato un aborto ingannando la paziente
Confronto continuo e dialogo per far proseguire l'attività dell'hub. È quanto - nella mattinata di venerdì 7 novembre - Cristiano Bertarelli, sindaco di Lagosanto, ha chiesto alla dottoressa Nicoletta Natalini, direttrice generale dell'Ausl di Ferrara
“Siamo molto favorevoli, quando è possibile, a far lavorare le imprese del territorio negli appalti pubblici. Naturalmente, purché questo avvenga nel pieno rispetto delle regole e delle normative vigenti”. Sono le parole del presidente della provincia Gianni Michele Padovani che ieri 16 giugno, insieme al dirigente del settore lavori pubblici ingegner Luca Capozzi, ha incontrato i vertici di Cna Costruzioni Ferrara: il presidente Paolo Mazzini e il funzionario responsabile Luca Grandini.
L’appuntamento di ieri ha inaugurato una serie di incontri che Cna Costruzioni intende organizzare con i rappresentanti delle stazioni appaltanti del nostro territorio. Obiettivo, portare sui tavoli istituzionali le richieste delle oltre mille imprese del settore costruzioni che Cna rappresenta.
“Le oltre mille imprese che rappresentiamo – ha spiegato il presidente di Cna Costruzioni Paolo Mazzini – vantano competenze e professionalità elevate, e in buona parte dispongono delle attestazioni Soa richieste negli appalti pubblici. D’altra parte, il nuovo codice degli appalti dà maggiori possibilità di valorizzare le imprese del territorio tramite procedure di affidamento diretto. Per questo chiediamo alle stazioni appaltanti del territorio di tenere conto di queste opportunità e di sfruttarle: valorizzare le imprese locali comporta molteplici vantaggi e contribuisce a far crescere la nostra economia. Vanno superate, a nostro avviso, procedure di appalto che invece di valorizzare le capacità tecniche delle imprese ne valorizzano le capacità finanziarie: in quel modo si rischia di favorire le imprese più grandi e non sempre si ottengono buoni risultati”.
“Le nostre aziende – ha spiegato il responsabile di Cna Costruzioni Luca Grandini – chiedono agli enti locali del territorio uniformità e certezze nelle procedure di assegnazione degli appalti. Ma soprattutto chiedono di essere protagoniste, perché dispongono delle professionalità e delle competenze necessarie per operare al meglio sia nella manutenzione del patrimonio edilizio pubblico, sia nella creazione di nuove infrastrutture. In effetti riscontriamo dei segnali positivi in questo senso: ad esempio, la scelta del Comune Ferrara di attivare un proprio albo dei fornitori”.
“La provincia attualmente, per ragioni di organico, non è in condizioni di attivare un proprio albo dei fornitori, che richiede una gestione costante e quindi personale dedicato – ha spiegato il dirigente Luca Capozzi – Siamo invece favorevoli a valorizzare le imprese locali tramite le procedure negoziate e gli affidamenti diretti, quando ciò è possibile: lo abbiamo fatto più volte anche in passato. Ora stiamo verificando le norme contenute nel nuovo codice degli appalti. Siamo comunque consapevoli dell’ottimo livello a cui operano le imprese del territorio e ne teniamo conto quando siamo in procinto di licenziare nuove gare”.
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