Politica
21 Marzo 2023
I membri evocano i tempi di Hitler e Mussolini. E fanno progetti sul futuro. Per loro Liliana Segre è una “vecchiaccia tatuata”

Naomo e i legami con gruppo neofascista: creare una associazione per avere i fondi dal Comune di Ferrara

di Marco Zavagli | 8 min

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Per loro Liliana Segre non è altro che una “vecchiaccia tatuata”. Le ricorrenze da celebrare non sono quelle del 25 Aprile o della caduta del nazismo, sono quelle che rievocano il Führer e i suoi generali o le imprese di Mussolini.

L’Olocausto è una invenzione del nemico ebreo e il processo di Norimberga una farsa colossale. Nei loro dispositivi si scambiano video e messaggi di rievocazione e celebrazione del Ventennio che fu. Per loro i martiri dell’eccidio del Castello non furono assassinati. Semplicemente giustiziati.

Sono solo alcune delle raccapriccianti conversazioni che teneva un gruppo neofascista che gode, o godeva, dell’appoggio del vicesindaco di Ferrara Nicola Naomo Lodi.

Da alcune intercettazioni raccolte dalla polizia giudiziaria nel corso di recenti inchieste emerge una chat che vede tra i protagonisti i fratelli Ferretti, Alberto e Alessandro, di cui abbiamo parlato di recente a proposito delle promesse elettorali segrete di Lodi di cacciare dalla sede il centro sociale La Resistenza.

Tra le comparse, vale a dire i componenti meno assidui a chattare, c’è anche il consigliere comunale della Lega Alcide Mosso, immortalato durante la commemorazione del centenario della Marcia su Roma a Predappio, dove a suo dire sarebbe passato per caso.

Questa volta – rispetto ai progetti di sfratto di centri sociali – i progetti sono più ampi e più a lungo termine. Il gruppo neofascista vuole fondare una o più associazioni. Uno degli obiettivi dichiarati è la creazione di un museo a Ferrara dedicato a Italo Balbo o, in subordine, di una via. La cronaca politica recente confermerà che qualcuno ci stava già lavorando.

Sulla definizione data da chi scrive al gruppo non ci sono molti dubbi. Basta scorrere gli interventi dei nostri nostalgici. Il più attivo è Alessandro Ferretti. Lo si potrebbe definire la memoria storica della combriccola.

Andando in ordine cronologico lo si trova il 14 marzo 2019 postare la “lettera di un grande Duce autarchico all’ing Romeo”. Poco dopo il 27, commemora l’anniversario della creazione dei Fasci: “sempre W il Duce!”. Segue un ricordo del 6 Giugno 1944, quando “arrivano in Europa i barconi degli invasori (gli Alleati, ndr). I primi di una lunga serie!”. Quel giorno Alessandro Ferretti è particolarmente prolifico e posta anche una frase su Anna Frank (“oltretutto non sa neppure che il cosiddetto “diario” è un falso storico conclamato ) e una di Balbo “in compagnia dei camerati tedeschi”.

Aprile è il mese delle ricorrenze per Alessandro Ferretti che il 19 posta una foto del “Fuhrer immortalato all’interno della cattedrale di Notre Dame”. Il 24 ricorda l’anniversario della nascita di Rudolf Hess, “il braccio destro di Adolf Hitler [ch]e rimarrà nazionalsocialista fino alla morte. Condannato all’ergastolo al processo farsa di Norimberga”. Il 30 piange la morte di Hitler: “onore al Fuhrer e ai camerati della Waffen SS “Charlesmagne” ultimi strenui difensori del Reich”. Il fratello approva con l’emoticon di una mano alzata.

Il 13 giugno 2019 sono in corso ancora i festeggiamenti per la vittoria di Alan Fabbri al ballottaggio: i primi pensieri vanno agli sconfitti: “ora la dovranno pagare”.

Il 20 luglio 2019 si parla di eugenetica: “Una del genere (intenzionalmente non scrivo “donna”) alimenta soltanto il rammarico che il Fascismo (Maiuscola intenzionale) non abbia avuto il tempo di terminare il lavoro di igienizzazione!”.

Il 18 settembre 2019 si trova a passare per Cento. Quale migliore occasione per fermarsi “al piccolo cimitero di Buonacompra, dove riposa il povero Igino Ghisellini, barbaramente assassinato dai partigiani nel ’43. Fu a seguito di quell’omicidio che vennero giustiziati alcuni affiliati ad organizzazioni terroristiche partigiane davanti al Castello di Ferrara. Ovviamente Florestano Vancini quando girò il film “La lunga notte del ’43”, non parlò diffusamente delle cause che portarono quegli a eventi… la lunga notte e la memoria corta del ‘43”.

L’8 novembre 2019 ricorda a non ben precisati avversari che “l’unica ‘storia’ che conoscono assai bene è quella sul fantomatico ‘olocausto’”.

Ce n’è anche per vescovo di Ferrara, evidentemente troppo moderato: “Perego, il falso vescovo messo a Ferrara dall’eretico Bergoglio!”. Per il Papa ci si concede anche alle storpiature del nome: “Pazzesco! Ecco l’Europa delle merde rosse, dei giudei falsari e della “chiesa” di Merdoglio!”.

L’apologia e la celebrazione di nazismo e fascismo segnano i giorni, le settimane e i mesi. Nel 2020 la chat si apre con un augurio. L’onnipresente Alessandro Ferretti incrocia le dita (è il 3 gennaio): “C’è da sperare che la prima atomica cada su Tel Aviv”. L’8 febbraio invece, riferendosi a Bergoglio, si rammarica del fatto che “non muore mai questo porco!!!”.

L’11 luglio 2020 Alessandro Ferretti pubblica un estratto dei Protocolli dei Savi anziani di Sion in cui si immagina un complotto mondiale per rendere “gli adepti gentili” servi degli ebrei”. Il 16 luglio un altro Ferretti, questa volta Raffaele, fa vanto dei “combattenti della X [che] vennero elogiati dal nemico per il loro coraggio in combattimento e per le azioni portate a termine… non tutti gli italiani furono vili”. Messaggio approvato con emoticon di braccia tese da parte di Alessandro Ferretti.

A metà luglio ci si prepara alle contromanifestazioni contro il Ddl Zan: “Stasera – riprende Alessandro Ferretti – tutti in piazza contro la legge frocia!!!”. Il giorno dopo, il 12 luglio, ci si congratula per la buona riuscita della manifestazione “anti legge totalitaria pro invertiti”. Ci sono dei ‘ma’: “Peccato che a rappresentare le istituzioni ferraresi ci fossero solo Naomo e Alcide”. Inutile specificare che Naomo è il vicesindaco Lodi, loro referente politico, e Alcide è il consigliere Mosso.

Ci sono anche momenti per le lacrime. Il 21 luglio Alessandro Ferretti piange “Rita Fiamma Morini, presidente dell’associazione Decima Flottiglia Mas Rsi. Fino all’ultimo difendeva il fascismo”, mentre il successivo 8 settembre si commuove per “quell’infausto 8 settembre, che ha segnato la storia d’Italia”.

Il 23 dicembre 2020 sempre Alessandro Ferretti invia un filmato che immortala i camerati per le feste natalizie: “ecco con un video in nostri saluti e auguri celibanisti!”. Alcide Mosso sembra apprezzare: “grazie per gli auguri celibanisti”.

Spunta un’altra vecchia conoscenza della destra ferrarese di matrice Lega: Mauro Mastellari. già condannato per diffamazione aggravata nei confronti di Estense.com. Il 16 dicembre 2020 scriveva: “prima qualcuno andrà al camposanto, garantito. La freccia nera fischiando si scaglia sulla sporca canaglia, perché da perdere non ha”.

Il 24 dicembre 2020 è la viglia di Natale, ma Alessandro Ferretti non si sente più buono: “Verona toglie la cittadinanza a questo cesso giudeo… a Ferrara invece….”. Il riferimento è sempre a Liliana Segre. Il 30 dicembre se la prende con tutti: “comunisti, checche ed ebrei, sempre insieme a demolire il buon senso! maledetti”.

Nel 2021, quando si fermano le intercettazioni, c’è spazio per le adesioni al movimento no-vax “Io apro”: si cercano “alcuni attivisti disponibili a picchettare i negozi qualora qualcuno entri per comminare multe”.

L’8 gennaio Alcide Mosso non manca di tributare “onore ai camerati caduti. Il grido di battaglia è uno solo: presente, presente, presente”.

Il 10 gennaio Alessandro Ferretti torna a prendersela con il vescovo che “sta facendo una campagna diffamatoria contro la giunta ferrarese perché per la prima volta le case popolari andranno come precedenza agli italiani e non ai negri. Inoltre una leccatina di culo ai giudei non fa mai male”.

Manca all’appello Alberto Ferretti, l’intellettuale del gruppo. Scrive libri, fonda una web tv, partecipa a manifestazioni ed eventi pubblici. Uno che sa sempre farsi trovare pronto. Tanto che il 2 novembre 2018 esplicita tutto il suo ardore: “spero solo che scoppi la rivolta prima di diventare troppo vecchio per poter fare la mia parte”.

Altrove, a scanso di equivoci, fa sapere che “io sono fascista al 200%”.

Questo il substrato che coltiva Nicola Naomo Lodi. Loro ripagano diffondendo in chat e nei gruppi di riferimento le sue iniziative. E in campagna elettorale sono stati al suo fianco specialmente con il gruppo Insorgenti. Vale anche per il famoso video che offende esponenti dell’opposizione (come Anna Ferraresi e Diego Marescotti) e semplici cittadini (come Fausto Bertoncelli) finito misteriosamente sulla pagina di Riccardo Rota prima che morisse. Il 27 agosto 2020 Naomo lo gira ad Alberto Ferretti. Sono le 16.52, prima di qualsiasi altra pubblicazione.

Ma la simpatia reciproca non basta. Favore chiama favore.

E allora l’11 febbraio 2019 Alessandro Ferretti si mette d’accordo con il fratello: “se poi vinciamo accreditiamo una associazione al Comune per ottenere fondi”. A vittoria acquisita, ecco Alberto Ferretti che il 13 giugno 2019 riflette che “comunque se ci daranno un po’ di spazio in poco tempo faremo il museo dedicato al quadrumviro e gli intitoleremo una strada”.

Il 24 giugno Alessandro Ferretti riferisce quanto appreso dal vicesindaco: “Naomo dice di costituire delle associazioni (fatte bene con tutti i crismi) che abbiano finalità interessanti anche le finalità comunali. Poi ci aiuta ad avere aiuti”.

Gli risponde subito Alberto: “abbiamo bisogno innanzitutto di una sede polivalente. Io ne avrei anche adocchiata una che credo sia del Comune”. Seguiranno telefonate e vocali con Naomo per cercare di individuarla.

Non sappiamo se e quali associazioni il gruppo abbia fondato nel frattempo (i documenti, ripetiamo, si interrompono nel gennaio 2021): Sicuramente una associazione è nata e ha contribuito con il Comune di Ferrara per il testo della lapide marmorea inaugurata nel Giorno del Ricordo del 2020. Ma non risulterebbero contributi diretti o indiretti nei suoi confronti.

In una conversazione tra i due fratelli Ferretti risulta invece che sia stato assunto dal Comune, attraverso una agenzia interinale, il figlio di Alessandro. Il contratto di assunzione a tempo determinato decorreva dal 25 gennaio e terminava il 31 dicembre 2021. Inquadrato come istruttore amministrativo – Cat. C/1 per 36 ore settimanali, il neoassunto si è occupato della realizzazione di immagini e video finalizzati a documentare l’attività istituzionale del vicesindaco.  

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