Ordine di carcerazione, rintracciato e arrestato a Ferrara
Rintracciato e tratto in arresto un uomo destinatario di un ordine di carcerazione per una pena definitiva pari a 2 anni, 8 mesi e 11 giorni di reclusione
Rintracciato e tratto in arresto un uomo destinatario di un ordine di carcerazione per una pena definitiva pari a 2 anni, 8 mesi e 11 giorni di reclusione
"Forte preoccupazione". È quanto esprime Adi Ferrara dopo l'intervento della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ad Atreju, la convention dei giovani di Fratelli d'Italia. Parallelamente Link Ferrara definisce "vergognose" le sue affermazioni
Decine di educatrici del Comune di Ferrara si sono ritrovate questa mattina, 12 dicembre, sullo scalone della Residenza municipale per un flash non di protesta contro il mancato confronto con l'Amministrazione comunale
Abuso dei mezzi di correzione è il reato di cui dovrà rispondere un padre che ha 'sculacciato' il figlio usando un bastone
Prima la preoccupazione, poi lo stress e la paura e infine la rabbia. È l'escalation che, dalle prime richieste estorsive subite fino all'uccisione di Davide Buzzi a colpi di lucchetto, avrebbe attraversato il 43enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del bar Big Town
Avrebbe scagliato una sedia addosso a un infermiere che lo stava assistendo, dopo averlo inizialmente spintonato. È l’accusa da cui deve difendersi un 37enne di nazionalità marocchina, rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Ferrara con l’accusa di lesioni personali per quanto sarebbe accaduto all’interno di uno degli ambulatori del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove l’odierno imputato si stava sottoponendo a una visita medica.
Il fatto risale al 6 settembre 2023 e – a seguito di quell’aggressione – l’infermiere, che ha deciso di non costituirsi parte civile, aveva riportato una contusione all’avambraccio sinistro giudicata guaribile in due giorni.
Al 37enne finito a processo, inoltre, la Procura di Ferrara contesta anche il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri perché il giorno seguente al fatto, vale a dire il 7 settembre 2023, agli agenti della polizia di Stato che gli avevano chiesto di fornire le proprie generalità per sottoporlo ai rilievi foto-dattiloscopici utili all’identificazione, avrebbe dichiarato falsamente un nome e cognome diverso da quello reale.
Il processo arriverà a dibattimento il 3 novembre davanti al giudice Giuseppe Palasciano.
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