Anche la Corte d’Appello del tribunale di Bologna ha assolto Fabio Longo, il 62enne assistente capo della polizia penitenziaria di Ferrara, oggi in pensione, inizialmente finito a processo con l’accusa di peculato per essersi appropriato senza titolo di ventiquattro bottiglie di olio per un valore di circa 60 euro.
Secondo l’accusa iniziale, il fatto era avvenuto l’11 settembre 2017 nel carcere di via Arginone. In quell’occasione, il poliziotto aveva approfittato del proprio ruolo per sottrarre dell’olio destinato alla ruota pranzi del penitenziario, grazie al progetto “Brutti ma buoni” gestito dall’associazione Viale K.
Per lui, partendo dalla pena base di 4 anni, con riduzione di attenuanti e di tenuità del fatto, la Procura di Ferrara aveva chiesto una pena di un anno e 8 mesi.
A ottobre 2020 però, dopo tre anni di processo, il collegio del tribunale di Ferrara aveva assolto il 62enne dall’accusa perché il fatto non sussisteva e oggi – a distanza di ben otto anni dal fatto contestato – anche la Corte di Appello di Bologna ha confermato la decisione presa dai giudici ferraresi, assolvendo l’agente.

L’avvocato Denis Lovison
A difendere il poliziotto è l’avvocato Denis Lovison, che commenta soddisfatto l’esito del giudizio di secondo grado: “La conferma della sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di Appello di Bologna, ridona serenità al mio assistito e gli restituisce l’immagine e il decoro che gli erano stati tolti con l’accusa di peculato”.
Lovison aggiunge: “Si trattava di un reato particolarmente odioso per il dipendente pubblico, punito con pene molto elevate, nonostante i fatti in contestazione avessero riguardato beni di valore irrisorio. Il mio assistito ha dedicato più di 40 anni di lavoro alla Polizia Penitenziaria, servendola con impegno e dedizione”.
“Ora si potrà finalmente godere la pensione a testa alta” conclude il legale difensore.
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