Pieve di Cento. Indagini a tutto campo a Pieve di Cento dove, nella nottata tra sabato 6 e domenica 7 settembre, all’interno del parco “Isola che non c’è”, durante la 268esima Festa dei Giovani, un acceso litigio tra due ragazzi – un maggiorenne italiano e un 17enne di origine nordafricana residente in provincia di Ferrara – è finito nel sangue.

Il più ‘anziano’ tra i due protagonisti dell’episodio infatti, stando alle prime ricostruzioni avanzate dagli inquirenti, ha riportato una grave lesione ai tendini della mano a seguito di un fendente che gli avrebbe inflitto il ‘rivale’ che, durante la colluttazione, con modalità ancora da accertare, sarebbe – a sua volta – rimasto ferito lievemente con un taglio alla gamba provocato.

Entrambe le ferite sarebbero state causate da un coltello su cui si stanno facendo ora gli accertamenti per chiarire chi lo avesse con sé e lo ha estratto per primo in quella circostanza.

Il fatto è accaduto poco dopo le 2 di notte nell’area vicina alla Baracchina Stella, dove – durante la festa paesana, in programma dal 5 al 7 settembre – era stato allestito il luna park.

Coinvolte nella vicenda ci sono anche altre persone, giovani tra i 17 e i 20 anni, che – in un secondo momento – si sono aggiunte al litigio tra i due, chi prendendo le difese del maggiorenne, chi quelle del minorenne, scatenando un parapiglia – senza feriti – sedato solamente grazie al tempestivo arrivo delle pattuglie dei carabinieri.

Insieme ai militari del 112 sono intervenuti anche i sanitari del 118 con ambulanze e automedica per prestare i primi soccorsi necessari alle persone rimaste ferite durante l’alterco.

Di quanto accaduto è stata informata la pm di turno Barbara Cavallo della Procura di Ferrara, che – nonostante il fatto sia avvenuto in provincia di Bologna – sta coordinando le indagini per competenza territoriale. Prima di prendere provvedimenti a livello penale, infatti, restano ancora da chiarire diversi aspetti. Dalla dinamica esatta dei fatti, alle eventuali responsabilità individuali dei singoli protagonisti di quanto successo. Non si esclude nemmeno la presenza di altre armi bianche oltre a quella utilizzata.

“Sono preoccupato ma, allo stesso tempo, grato alle forze dell’ordine intervenute all’istante per calmare la situazione e rassicurare l’intera comunità, che oggi stanno svolgendo le accurate indagini per accertare quanto accaduto” è il commento di Luca Borsari, il sindaco di Pieve di Cento. “Ho chiesto di essere tenuto costantemente aggiornato sull’inchiesta – aggiunge il primo cittadino – affinché venga fatta luce su un episodio che ha macchiato la Festa dei Giovani che, nonostante ciò, è stata davvero un grande successo per tutto il nostro paese“.