La Procura aveva chiesto la condanna a sei anni, ma – per il tribunale di Ferrara – quel fatto che lo aveva portato a giudizio non sussiste. Sentenza di assoluzione ieri (17 luglio) pomeriggio quindi per un uomo di 40 anni, inizialmente accusato di aver palpeggiato più volte la nipote di 11 anni nelle parti intime, approfittando dei pomeriggi estivi che la piccola trascorreva a casa sua, quando incontrava il cuginetto – a cui era molto legata – per giocare e passare qualche ora di svago.

Quattro complessivamente gli episodi di violenza che gli inquirenti contestavano all’uomo e che – stando all’imputazione iniziale – erano avvenuti tutti nell’estate 2022. Anche se la ragazzina denunciò quanto le sarebbe accaduto solamente a novembre di quell’anno.

Durante una visita pediatrica di controllo infatti, quando le venne chiesto di spogliarsi, l’11enne si bloccò e – rispondendo al perché di quel comportamento – decise di vuotare il proprio sacco, raccontando – davanti alla pediatra e ai genitori – i presunti palpeggiamenti che disse di aver precedentemente subito da parte dello zio.

Dopo quella confessione sofferta partì la denuncia ai carabinieri che fecero scattare le indagini. Ma ieri – durante il processo con rito abbreviato – il gup Danilo Russo ha deciso di assolvere con formula piena l’uomo dalla pesante accusa iniziale di violenza sessuale aggravata.

A difendere lo zio è l’avvocato Marcello Rambaldi che, dopo la sentenza, ha commentato: “In attesa delle motivazioni siamo ovviamente molto contenti per la sentenza del tribunale che, come da noi auspicato, ha ritenuto infondate le accuse della minore”.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.