Su invito del presidente di Assofertilizzanti Paolo Girelli, Paolo Bruni ha partecipato a Torino alla tavola rotonda organizzata in occasione dell’assemblea dell’Associazione nazionale dei produttori di fertilizzanti aderente a Federchimica, presenti l’europarlamentare Herbert Dorfmann, la dirigente Responsabile della divisione Agricoltura della Regione Piemonte Annamaria Valsania, il prof. Amedeo Reyneri dell’Università di Torino, l’imprenditrice Deborah Piovan, Ivano Valmori, CEO di Imageline e lo stesso Paolo Girelli.
Il presidente di CSO Italy, rispondendo alle domande della giornalista di Radio24 Chiara Albicocco, ha sottolineato la necessità di strumenti adeguati in termini sia di fitofarmaci che di fertilizzanti per poter porre fine al continuo calo produttivo delle produzioni in un contesto sempre più complicato da eventi atmosferici avversi, insetti patogeni e nuove e più impattanti avversità.
“La corretta nutrizione delle piante – ha affermato Paolo Bruni – risulta sempre più indispensabile per far fronte agli stress biotici derivanti da siccità, elevate temperature, gelate ed altro, a cui le nostre piante sono sempre più sottoposte. Determinanti a questo proposito risultano gli elementi nutritivi che svolgono un ruolo fondamentale nella stimolazione di meccanismi naturali di resistenza. Una pianta in stato di salute ottimale, che riceve gli apporti nutritivi adeguati riesce a difendersi meglio da attacchi esterni di parassiti e altre avversità”.
I problemi sul tappeto sono innegabili e destinati ad aumentare in assenza di provvedimenti e di soluzioni adeguate. Bruni ha fatto l’esempio del divieto dell’impiego di urea nella pianura padana dal 2027, concime che presenta un alto tasso di azoto e quindi utile in agricoltura. L’obiettivo della sostenibilità ambientale è condivisibile ma sono necessarie alternative altrettanto efficaci e periodi di transizione graduali.
Dopo aver ricordato il complicato contesto geopolitico, con il conflitto Russia-Ucraina che ha determinato un incremento dei prezzi dei fertilizzanti minerali, il cui costo dipende perlopiù dalla disponibilità di gas naturale, Bruni ha risposto ad una domanda sulla Vision lanciata dalla Commissione Europea. A questo proposito, il presidente di CSO Italy ha affermato che il documento denota un diverso approccio che si vuole intraprendere a livello comunitario e che dà maggiore rilevanza all’intero settore agricolo: “Le premesse sono buone – ha precisato Bruni – ma bisogna vedere quale sarà la reale applicazione pratica di questa nuova strategia”.
Per il settore fertilizzanti – ha anche sottolineato il presidente di CSO Italy – è un obiettivo importante ridurre la dipendenza dalle importazioni da Paesi extra-UE, così da rafforzare la produzione del mercato europeo, sempre però in modo progressivo per evitare il rischio di aumento dei prezzi dovuto alla mancanza di alternative.
Alla domanda se l’innovazione nel settore dei fertilizzanti sia sufficientemente percepita dal mondo agricolo, Bruni ha così risposto: “Sicuramente si sono fatti passi avanti negli ultimi anni ma purtroppo l’innovazione in generale nel mondo agricolo non è ancora sufficientemente percepita e messa in pratica: questo è dovuto perlopiù al fatto che il nostro territorio è caratterizzato da molte realtà piccole e anche dalla scarsa presenza di giovani imprenditori. Bisogna favorire il ricambio generazionale perché, se è vero che rispetto al passato molti più giovani si avvicinano all’agricoltura questa tendenza deve essere maggiormente rafforzata; è necessario agevolare l’accesso al credito e snellire la burocrazia per compiere i passi necessari in questa direzione”.
Le realtà virtuose però non mancano. Sono quelle che, ad esempio, utilizzano il metodo della fertirrigazione che permette di somministrare fertilizzanti assieme all’acqua. Questo può essere gestito completamente da centraline che controllano valvole e dosaggi in modo da apportare l’esatto quantitativo di nutrienti di cui la pianta necessita in un determinato momento. Fanno parte dell’agricoltura di precisione anche i sistemi informatici che affiancano l’agricoltore nel raccogliere ed analizzare dati indispensabili per pianificare gli interventi agronomici. Questa è la strada percorribile a patto che si impieghi personale formato e specializzato.
A conclusione dell’intervento, il presidente Bruni ha proposto al presidente Girelli un accordo con CSO Italy per seguire insieme i dossier europei e incrementare la ricerca e lo sviluppo delle imprese di Assofertilizzanti nei confronti della produzione ortofrutticola.
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