Editoriali
16 Giugno 2025
Si chiamava Aymane Ed-Dafali, si è tuffato per salvare una coppia di turisti portata a riva dai servizi di salvataggio. Lui annega

Era una “risorsa” che purtroppo non abbiamo più

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Avs e Possibile: “Morti sul lavoro nel nostro Paese non si fa abbastanza”

L'ennesimo "incidente mortale sul lavoro" in Italia è avvenuto, questa volta, in provincia di Ferrara nel comune di Lagosanto dove una donna di 44 anni è morta sul lavoro schiacciata da un trattore mentre lavorava in un'azienda agricola del Basso Ferrarese. "Un grande dolore - scrivono Alleanza Verdi Sinistra e Possibile Ferrara - per le persone a lei vicine, ma che ci colpisce tutti"

Il lavoro deve essere vita, non morte

La sicurezza sul lavoro non è un costo: è il fondamento di un lavoro giusto, umano, rispettoso della dignità. La morte di una lavoratrice mentre svolge il proprio mestiere è un oltraggio che interroga tutti

Parcheggi. A Ferrara non resta che piangere

A Ferrara, parcheggiare per 5 minuti può costare come sostare un’ora intera. Non è uno scherzo, ma l’effetto della nuova politica tariffaria voluta dall’Amministrazione Fabbri per i parcheggi su strada, quelli che dovrebbero essere “ad alta rotazione”. Un provvedimento che così penalizza proprio chi sosta per pochi minuti e libera il posto, contravvenendo tutti i principi della mobilità urbana, oltre che lo stesso Piano Urbano della Mobilità Sostenibile firmato Fabbri e Lodi

Sabato è morto un ragazzo di 16 anni. È morto in modo anomalo. Nei suoi ultimi minuti di vita si stava divertendo al mare a bordo di un pedalò con altri tre amici.

Il gruppo di ragazzi si accorge di una coppia in difficoltà. Mentre viene richiamata l’attenzione del bagnino, lui si tuffa in acqua per cercare di salvarli.

Quel tratto di mare, il canale Logonovo tra Lido degli Estensi e Lido di Spina, in provincia di Ferrara, é interdetto alla balneazione. Nuotarci è pericoloso. E a ogni tratto un cartello lo ricorda.

Lui si tuffa lo stesso.

La coppia verrà portata a riva dal servizio di salvataggio. Lui annegherà.

Questo ragazzo si chiamava Aymane Ed-Dafali. Era nato in Marocco. Da tre anni viveva con la famiglia in Italia, a Rovigo.

Mi hanno segnalato un commento sulla pagina Facebook di Estense.com, il giornale che dirigo.

Un agente, un pubblico ufficiale (credo non importi sapere di quale corpo), vantandosi – giustamente – di aver salvato un cagnolino, definiva ironicamente “risorse” chi viene da paesi che non rientrano nell’Unione Europea.

Mi sento di aggiungere che per “risorse” intendesse persone che arrivano in Italia da Africa, Asia, insomma quei posti dove la pigmentazione della pelle offre facili intuizioni di provenienza.

Dubito, insomma, si riferisse a statunitensi, svizzeri o altre nazionalità che per le stesse ragioni possono sentir definiti i propri cittadini come “extracomunitari”.

A quel pubblico ufficiale vorrei dire che Aymane, dall’alto dei suoi 16 anni, ha fatto capire a persone privatamente piccole come lui cosa vuol dire quel concetto sorpassato che risponde al nome di umanità.

Ai genitori di Aymane, invece, vorrei dire grazie per aver infuso nel loro figlio il valore della vita umana. A tal punto da sacrificare la propria per salvare quella di perfetti sconosciuti.

Aymane, lui sí, era una risorsa. Ma era una risorsa che purtroppo non abbiamo più.

Qui la foto di Aymane, tratta dal suo permesso di soggiorno ottenuto per motivi familiari.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com