Politica
12 Febbraio 2025
Il vicepresidente dell'Emilia Romagna all’iniziativa pubblica dell’industria chimica del quadrilatero padano punta su nuovi accordi di programma e sostegno all’industria che fa ricerca

Colla: “La Regione convocherà tavolo della chimica”

di Redazione | 2 min

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Convocazione in Regione di un tavolo della chimica, nuovi accordi di programma e sostegno all’industria che fa ricerca. Questi sono solo alcuni dei temi toccati nel discorso del vicepresidente regionale con delega allo Sviluppo economico, green economy ed energia Vincenzo Colla, che ha parlato ieri all’iniziativa pubblica dell’industria chimica del quadrilatero padano organizzata dalla Cgil al centro sociale ‘il Quadrifoglio’ di Pontelagoscuro.

Partiamo dalla notizia data dallo stesso Colla sulla convocazione di un tavolo di confronto in Regione: “L’Emilia-Romagna comunica che convocherà il tavolo della chimica e inviteremo interlocutori del quadrilatero e Versalis” sono le parole del vicepresidente, che sostiene la necessità di affrontare “una nuova discussione per la tenuta di questo settore strategico nel nostro Paese: un progetto unitario sugli investimenti di qualità necessari per governare la transizione verde”.

Colla insiste soprattutto sulla necessità di creare nuovi accordi di programma per i petrolchimici: “Per Ferrara e Ravenna, e in generale per il quadrilatero petrolchimico, vuol dire fare un grande accordo di programma con il Governo, le istituzioni locali e tutti i soggetti coinvolti per gli investimenti necessari a rendere competitivi questi luoghi dal punto di vista energetico, logistico, dell’utilizzo dell’acqua, delle competenze. E mantenere così occupazione e produzione”.

Non di secondaria importanza è per il vicepresidente il sostegno all’industria che favorisce la ricerca. Per illustrare questa necessità, Colla spiega come Versalis non sia il soggetto della chimica del nostro Paese: nella classifica delle 50 società al mondo di chimica, rispetto al fanalino di coda – che fattura 8 miliardi –, Versalis è molto più in basso, con un fatturato di circa 3 miliardi. “Quel soggetto non ha più le spalle per fare un’operazione di trasformazione strategica di questo Paese” afferma il vicepresidente, che invece loda un’azienda come la Basell: “80 miliardi di fatturato. Ce l’abbiamo qui. Ha 200 ricercatori e fa ricerca utilizzando il cracking verso una nuova stagione anche di chimica”.

Un ulteriore punto sottolineato dal vicepresidente, ma in generale da tutti gli interventi nell’iniziativa di ieri, è il concetto di interdipendenza tra la chimica di base e il restante panorama industriale del nostro Paese: “Non bisogna far morire la chimica nel Paese, perché è trasversale a tutti i settori: dal biomedicale al tessile, fino all’auto e all’edilizia”. “Per farlo, – sottolinea Colla – è necessario avere una visione industriale unitaria, portandola nelle sedi di discussione in Europa” e conclude: “Dobbiamo quindi ripensare questi luoghi e utilizzare la ricerca per affermare una transizione verso un approdo sostenibile, consapevoli che la chimica è protagonista assoluta e imprescindibile della transizione green”.

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