Il 27 gennaio 2025 saranno 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz in Polonia.
Dopo l’invasione della Polonia da parte della Germania nel settembre del 1939 e dopo l’invasione dell’Unione Sovietica da parte dei tedeschi nel giugno 1941, le SS iniziarono a mettere in pratica operazioni di eliminazione di massa di intere comunità di ebrei. Alla commemorazione dell’80esimo anniversario, in Polonia ai cancelli di Auschwitz saranno presenti tutti i capi di Stato meno Benjamin Netanyahu, il Primo ministro dello Stato sorto dalle ceneri dell’Olocausto, perché giudicato, dalla Corte penale internazionale dell’Aia, criminale di guerra, su cui pende un mandato di arresto!
Da maestra ho sempre profuso molte energie nel far comprendere ai bambini il significato profondo della giornata della Memoria ma ora sono “tristemente felice” di insegnare agli adulti perché non saprei come spiegare agli alunni della scuola primaria come sia possibile che le persone che discendono da quell’Olocausto ora siano responsabili della morte di 17.500 bambini a partir dal 7 ottobre 2023.
Non saprei spiegargli perché un Paese che si definisce democratico assedi un popolo, il popolo palestinese, che legittimamente vive da sempre sul proprio territorio. Non saprei trovare le parole per giustificare l’impedimento agli aiuti da parte delle Organizzazioni umanitarie, né per giustificare l’accanimento sugli ospedali e sulla popolazione civile che si è vista distruggere le case, le scuole, i luoghi di lavoro e quindi tutte le condizioni per la propria sopravvivenza.
I bambini fanno domande imbarazzanti per noi adulti e la più imbarazzante è: perché accade tutto questo?
Perché dopo un pur brutale attentato compiuto da un gruppo terrorista ai danni di alcuni insediamenti israeliani si persegue la vendetta su un intero popolo? Perché i Palestinesi sono odiati dagli Israeliani come un tempo lo erano gli ebrei?
Perché chi è stato vittima ora si trasforma in carnefice? E, soprattutto, perchè, visto che tutti sappiamo e vediamo il nuovo lager di Gaza, non siamo capaci di porvi fine?
La volontà di sterminio del popolo palestinese è ufficialmente dichiarata: “massicce requisizioni di terre e proprietà, le uccisioni illegali, i trasferimenti forzati, le drastiche limitazioni al movimento e il diniego di nazionalità e cittadinanza ai danni dei palestinesi fanno parte di un sistema che, secondo il diritto internazionale, costituisce apartheid. Questo sistema si basa su violazioni dei diritti umani che, secondo Amnesty International, qualificano l’apartheid come crimine contro l’umanità così come definito dallo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale e dalla Convenzione sull’apartheid”.
Organismi internazionali nati, non a caso, dopo la Seconda Guerra Mondiale e… non solo restiamo a guardare ma siamo anche complici del sostegno alla politica criminale del governo di Israele.
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