Programmazione. Si potrebbero sintetizzare con questa parola le richieste delle associazioni di categoria (Cna, Confesercenti, Ascom e Federalberghi) legate al mondo del turismo invitate alla sesta commissione consiliare presieduta da Diletta D’Andrea (Forza Italia) e richiesta dal Pd. “Continuare a raccontare che il turismo è a tinte fosche fa male alla città”, dice l’assessore al turismo Matteo Fornaisni enunciando dati positivi per i primi otto mesi del 2024.
Si tratta di dati che indicano un aumento dei pernottamenti in città con una variazione totale che è stimata in un 5,3% in più rispetto al 2023 e in un 2,9% rispetto al 2019 (anno pre Covid usato come riferimento). L’assessore fa anche notare che l’apporto di Ferrara al comparto turistico Visit Romagna, di cui facciamo parte, è del 3,12% indicativamente lo stesso dato del 2019. Rispetto al 2022 e al 2023 l’apporto è anche aumentato ma, fa notare Sara Conforti (Pd), “è vero che noi miglioriamo rispetto all’anno scorso ma lo scorso anno è stato difficile mentre le altre città macinavano aumenti a doppia cifra”.
Come sostenuto dalla consigliera dem, anche il presidente di Confesercenti Ferrara Nicola Scolamacchia fa notare come “il nostro riferimento principale siano le città d’arte” e non un comparto complessivo come Visit Romagna o l’intera Regione che si compongono di fette di turismo balneare e montano. “Il panorama – dice Scolamacchia – a livello regionale è fortemente spostato quando vediamo i dati aggregati dal dato balneare, considerate che circa il 65\70% delle presenza annue sono mare”. Continuando a esporre i dati il presidente di Confesercenti Ferrara fa notare che “le città impattano in circa il 20% mentre il resto è Appennino e terme”. Risulta quindi chiaro che “prendere i dati totali della regione o totali della destinazione rischia di farci confrontare con un elemento che è corretto tenere presente ma attiene solo relativamente alla nostra città”.
Ciò con cui è invece utile confrontarsi sono i dati dei grandi comuni e “se rispetto al 2023 i grandi comuni dell’Emilia Romagna fanno +4% e noi siamo a +5% è un dato positivo”, va tenuto però conto anche del dato confrontato con il 2019 quando “i grandi comuni sono cresciuti del 15,19% mentre noi siamo a +2,9% quindi c’è un gap abbastanza importante”.
Un gap a cui si deve rispondere con la programmazione, una programmazione che non sia a breve termine ma a lungo termine e abbia un respiro minimo di un anno anche se sarebbe probabilmente meglio di due. “Uno dei temi che viene sempre fuori nei nostri incontri – dice Linda Veronese di Cna Turismo – è quello della programmazione e non si può non sottolineare a più riprese che un evento ha valore turistico solo se viene comunicato un anno o due prima”.
C’è chi, come Marco Amelio presidente di Ascom Ferrara, sottolinea l’importanza dei grandi eventi e chi sottolinea maggiormente la progettualità dei musei che hanno caratterizzato per anni il volano turistico della città. In entrambi i casi, affinché gli si possa dare un valore o, come dice Scolamacchia, “non raccogliere le briciole” serve un respiro programmatico ampio per stimolare l’attrattività cittadina soprattutto in paesi come Germania, Francia, Inghilterra e Spagna da cui l’afflusso turistico è paragonabile a quello del 2016.
Oggi invece ci si scontra con una programmazione del Palazzo dei Diamanti che arriva al 16 febbraio 2025 con “Il Cinquecento a Ferrara” mentre manca ancora l’annuncio ufficiale della mostra successiva. Non solo perché manca ancora la data del Palio o la riapertura di Palazzo Massari, senza contare che si andrà incontro alla chiusura del Castello Estense. “Oggi per fortuna non si sa che chiude” dice Scolamacchia pensando a come la notizia non abbia ancora travalicato il mercato estero. In questo modo, pur partecipando alle fiere, “raccogliamo una percentuale inferiore di quello che possiamo”.
Sulla stessa linea pare anche Zeno Govoni di Federalberghi che tra i primi punti indica proprio la necessità di una programmazione anticipata degli eventi. Molte le proposte più puntuali, dall’innovazione della MyFe Card all’implementazione degli eventi sportivi ciò su cui punta il dito, come fatto anche dai colleghi, sono gli affitti brevi.
Un lungo report è stato fatto da InFerrara, consorzio di imprese locali che hanno vinto un appalto europeo per la promozione turistica del territorio inziando il lavoro all’incirca 22 mesi fa. I numeri esposti paiono positivi anche se l’analisi dell’azione andrebbe analizzata in un arco temporale di almeno tre anni.
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