Attualità
6 Settembre 2024
Dall'azienda:  "Difficile anche pensare che le relazioni formali con tanto di lettere, verbali e protocolli, durate oltre 10 anni, potessero essere solo 'interlocutorie'"

Acer torna a sottolineare i dieci anni di interlocuzioni con i condòmini del Garibaldi

di Redazione | 5 min

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Acer risponde al neo formato comitato “Per un giardino verde” nato dai residenti del condominio Garibaldi che si trova tra via Cassoli, via Fiume, Corso Piave e Corso Isonzo all’interno del quale si trova un’area cortiliva di 477 mq recentemente venduta da Acer a un privato dopo non aver trovato un accordo con gli abitanti. Lo spazio verrà adibito a parcheggio privato. Premette inoltre che rispetto all’intera area, 1755 mq, “ha sempre ricercato una soluzione il più possibile omogenea”.

Acer ribadisce e amplia quanto già precisato il 10 agosto in risposta alla prima interrogazione di Anna Zonari. Si tratta di aree che “nel loro complesso sono sempre state utilizzate a titolo gratuito dai residenti come fossero di loro proprietà, come parcheggio e come giardino. Per contro, negli anni  sono state diverse le richieste da parte dei vari Amministratori e/o dei residenti del comparto, affinché’ Acer, in quanto proprietaria, eseguisse  la manutenzione del verde, in particolare ad alto fusto che insiste in tali aree”. Nella lettera con cui veniva comunicata la costituzione del comitato veniva invece detto che fino al 2014 la manutenzione è stata fatta dai condomini

L’Azienda Casa fa sapere di aver iniziato da oltre un decennio “un percorso partecipato con tutti i condomini in questione, rappresentati dai rispettivi Amministratori, per addivenire ad una gestione condivisa e più sostenibile dell’area complessiva”. 

Un primo incontro si svolse il 29 ottobre 2013, “una riunione al Centro Sociale di Corso Isonzo per analizzare le proposte di Acer, che fin dall’inizio sono state le stesse: acquisto dell’area complessiva  da parte di tutti i residenti del comparto; comodato gratuito dell’area complessiva con accollo degli oneri di manutenzione da parte dei condomini; in alternativa alle due proposte succitate, Acer si riservava di recintare tutta l’area di sua proprietà”.

Adottando quest’ultima soluzione per i residenti non sarebbe stato più possibile “parcheggiare le auto all’interno”, come accaduto fino a quel momento. “Quanto alla destinazione che Acer avrebbe potuto dare all’area, “non fu oggetto di trattazione, quindi non si comprende quanto asserito dal Comitato (“..non si parlava di cambio d’uso dell’area in oggetto e né di vendita a privati..”)”.

Altri incontri si sono svolti nel 2014 e 2015 ma “nessuna volontà o decisione comune è tuttavia stata portata all’attenzione di Acer negli anni a seguire, mentre nel 2016 e 2017 sono pervenute all’Azienda Casa, di nuovo, alcune richieste di potatura o manutenzione del verde”. 

Così “il 27 dicembre 2017 con lettera di prot.n.25767, si è riproposto agli Amministratori dei condomini prospicienti le aree in questione, il tema del loro utilizzo condiviso, riformulando le tre proposte del 2013. Tuttavia, nessun reale e concreto interessamento da parte dei vari condomini è però stato formalizzato. Al contrario, Acer si è vista costretta a giugno 2018 con lettera di prot.n.9279 a segnalare l’incuria dell’area e della vegetazione, nonché i parcheggi disordinati da parte di alcuni residenti”. 

Altre richieste di manutenzione del verde sarebbero state avanzate nel 2019 e nel 2020 mentre nel luglio 2020  Acer ha ricevuto un verbale dei Vigili del Fuoco a seguito di caduta di un albero, con prescrizioni di intervento, nonché alcune richieste di risarcimento dei danni alle vetture parcheggiate nelle aree del comparto, in occasione di fortunali”. 

Così “ad ottobre 2020  l’Azienda Casa ha convocato un’ennesima riunione con gli Amministratori, chiedendo di definire la questione entro dicembre, sulla base delle solite proposte avanzate ormai da anni”. Acer fa anche sapere che “sul tema del comodato d’uso gratuito, il concedente ha giuridicamente titolo per chiedere la restituzione del bene al bisogno; ma si era comunque resa disponibile ad inserire nel contratto una durata decennale (come da comunicazione mail del 27/10/2020 all’Amministratore del Condominio Garibaldi)”.

Anche in questo caso “si è atteso che maturasse una qualche decisione da parte dei residenti del comparto, comprendendo la difficoltà di mettere insieme le volontà di tante persone amministrate da diversi Amministratori, e questo sino a febbraio 2022, quando si è convocata una nuova riunione, da cui poi sono scaturite trattative più strutturate con una parte dei condomini, interessati all’acquisto”.

L’azienda si dice meravigliata del fatto “che i proprietari del Condominio Giardino ritengano di non essere stati adeguatamente coinvolti nella ricerca di una soluzione condivisa dell’area, o di non essere stati messi in condizione di esercitare un ‘possibile diritto di prelazione'”.

 “Difficile anche pensare – aggiungono – che le relazioni formali con Acer (con tanto di lettere, verbali e protocolli), durate oltre 10 anni, potessero essere solo ‘interlocutorie'”.

Acer sottolinea, come conferma di quanto asserito, “che i 3/4 dell’area in questione sono stati ceduti nel corso del 2023 proprio ai residenti di altri 2 condomini prospicienti l’area stessa. Tali proprietari hanno scelto di fare un piccolo investimento per aumentare di parecchio il valore del proprio immobile, che potrà così contare su un’area pertinenziale”.

“Al contrario – ribadiscono dopo averlo sottolineato anche nella precedente comunicazione -, i condomini del fabbricato Garibaldi/Fiume/Cassoli/Isonzo non hanno manifestato alcun interesse all’acquisto dell’area residua, ad eccezione di tre proprietari di via Fiume che però, dopo iniziali trattative, hanno ritirato la propria manifestazione di interesse. E ad eccezione di un residente che aveva chiesto di comprare solo  per sé l’intero lotto residuo, ma a una cifra assolutamente irricevibile, dati i valori di stima utilizzati per le precedenti cessioni e trattative”. 

Infine, in merito “all’utilizzo di questa area da parte del nuovo proprietario”, Acer dice di non essere stata, “al momento della vendita” a “conoscenza della destinazione”. “Costui – concludono -, come ogni proprietario, potrà utilizzare i propri beni nel più assoluto rispetto della legislazione vigente e, nel caso di specie, dei Regolamenti urbanistico-edilizio e del verde del Comune di Ferrara, che sapranno tutelare l’attuale peculiarità e morfologia dell’area”.

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