I residenti del condominio Garibaldi hanno costituito il comitato “Per un giardino verde”. Il condominio in questione è quello che si trova tra corso Isonzo, via Fiume via Cassoli che negli ultimi tempi è salito agli onori delle cronache per la doppia interrogazione di Anna Zonari (La Comune di Ferrara) nella quale chiedeva spiegazioni, mai arrivate, all’assessore Nicola Lodi in merito alla possibile trasformazione dello spazio in parcheggio privato.
Il comitato nasce “con l’intento di avviare tutte le possibili azioni tecniche, legali e politiche per salvaguardare un’area verde, di circa 500 mq, ubicata al suo interno e composta da terreno erboso e alberi”.
Il comitato sottolinea che si tratta di “un vero e proprio polmone verde, ubicato in una delle aree a più alto tasso di inquinamento da PM 10 della città”, e che “venne creato esplicitamente ad uso giardino a disposizione degli abitanti e tale è rimasto a tutt’oggi, vera funzione ecosistemica e sociale e valido aiuto per contenere le temperature progressivamente sempre più alte delle ultime estati”. Inoltre, aggiungono, “con la creazione dei ‘boschi in città’ si fa un notevole passo avanti nella lotta all’inquinamento e alla crisi climatica ed è quindi un palese controsenso permettere la distruzione di questo piccolo ma importante pezzo di verde nel cuore di Ferrara”.
Si tratta di un’area che è stata venduta da Acer a un privato dopo, avevano fatto sapere dall’azienda, non essere riusciti a trovare un accordo per la vendita ai condomini. Anche in questo caso i condomini non ci stanno e replicano facendo notare che il lotto “non è mai stato “stato destinato ad uso parcheggio e nessuna autovettura vi ha mai sostato”.
Inoltre “la manutenzione del verde è stata a carico dei residenti, spontaneamente e senza nulla chiedere, fino al 2014 quando Acer è intervenuta per disciplinare gli interventi. Sottolineiamo questo aspetto per evitare di passare come meri ‘approfittatori e affaristi'”.
La proposta di acquisto risalirebbe invece al febbraio 2020 quando “è stata inviata dall’amministratore del condominio una comunicazione avente per oggetto: ‘Area verde via Fiume – Proposte gestionali conclusive’ contenente come allegata una ‘perizia di stima con indicato un prezzo d’asta’”.
Sempre in questa e-mail, stando a quanto fa sapere il comitato, si indicavano tre possibilità: “Acquisto da parte dei condomini; Cessione in comodato d’uso, senza alcuna indicazione di durata di tempo e con la clausola-mannaia di vedersi annullato il contratto da un momento all’altro a discrezione di Acer; Chiusura con recinzione dell’area”.
“Per le condizioni sopra indicate – continuano -, per il fatto che si non parlava di un cambio d’uso dell’area in oggetto e né di vendita ai privati e nonostante incontri interlocutori avvenuti, i condomini non hanno ritenuto di fare controproposte di acquisto pensando che l’area, anche se recintata, avrebbe comunque mantenuto le sue caratteristiche preservando il decoro e il valore economico del condominio. Abbiamo pensato che le relazioni intercorse tra l’amministratore e Acer, Ente pubblico economico ex LR 24/2001, fossero comunque interlocutorie e che qualsiasi altro passaggio sarebbe comunque avvenuto attraverso comunicazioni più ‘formali’ con la possibile indicazione di un’eventuale vendita a terzi. Altresì, ci saremmo aspettati pubblicazioni di bandi e invio dell’informativa a chi, del condominio, poteva avere un eventuale/possibile diritto di prelazione”.
Il comitato fa quindi sapere che darà “mandato a figura competente per verificare le procedure adottate e, nel frattempo, la nostra attenzione si focalizzerà sugli Uffici Tecnici del Comune di Ferrara”.
“Ci sarà la sensibilità – si domandano – di lasciare il giardino così com’è nella sua funzione primaria o verranno approvati progetti che prevedono abbattimento di alberi e costruzione di un parcheggio? Progetti che prevedono vendita o affitto a terzi di posti auto o addirittura parcheggio per i mezzi o il materiale di lavoro di una ditta privata?”
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