Cronaca
18 Luglio 2024
Davanti al giudice ha chiesto scusa, dicendo che era ubriaco. Inizialmente ai domiciliari, dopo l'udienza è stato rimesso in libertà poichè incensurato

Calci e pugni ai poliziotti durante l’identificazione, patteggia otto mesi

di Redazione | 1 min

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Otto mesi. Sono quelli che ha scelto di patteggiare il 30enne di nazionalità ucraina che, nella mattinata di martedì 16 luglio, ha aggredito e picchiato i poliziotti che erano intervenuti per sedare una lite scoppiata tra lui e una coppia.

La decisione del tribunale di Ferrara è arrivata ieri (mercoledì 17 luglio) quando, davanti al giudice, l’imputato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, ha chiesto scusa, dicendo che in quel frangente era ubriaco.

Una volta sul posto, gli agenti avevano identificato la coppia che aveva subìto poco prima l’aggressione e poi avevano raggiunto l’uomo, che però aveva iniziato a opporre resistenza, spingendo gli agenti e cercando di allontanarsi per eludere il controllo.

Una volta bloccato, il 30enne era stato portato negli uffici della Questura per le procedure di identificazione, dato che con sé non aveva documenti.

Durante la fase di identificazione l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si era scagliato contro gli operatori colpendoli con un calcio e con un pugno al viso, causando loro lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 10 e 5 giorni.

L’uomo, incensurato, è stato inizialmente messo agli arresti domiciliari e, dopo l’udienza di ieri, è stato rimesso in libertà.

 

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