Trasporto pubblico locale. L’azienda unica trova il sostegno della Cgil
La segreteria della Filt interviene "valutando positivamente la volontà della Regione" considerando che da sempre è ritenuta "la soluzione più utile"
La segreteria della Filt interviene "valutando positivamente la volontà della Regione" considerando che da sempre è ritenuta "la soluzione più utile"
"Il Terzo Settore non è un mondo “altro”: è parte viva e pulsante della nostra comunità, che costruisce reti di solidarietà, cura e prossimità". È con queste parole che il Partito Democratico di Ferrara ribadisce la propria posizione contro la decisione dell’Amministrazione comunale di spostare la sede delle associazioni di volontariato
La consigliera Marchi ha suscitato diverse perplessità con il suo comportamento in Consiglio Comunale. Senza alcuna remora, si è espressa su ciò che gli altri consiglieri possono o non possono fare, arrivando a dichiarare che il consigliere della lista civica Caprini non avrebbe il diritto di giudicare
Un ordine del giorno contro il gioco d'azzardo è stato presentato dalla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Marzia Marchi prendendo spunto dall'intervento del sindaco di Rubiera e coordinatore tematico-politico alla promozione della legalità e lotta al gioco d’azzardo di Anci Emanuele Cavallaro
Ogni anno in Italia circa 60mila persone con figli che hanno meno di tre anni presentano le dimissioni volontarie dal lavoro. Le ragioni per cui si dimettono sono prevalentemente: difficoltà connesse ai servizi, elevate incidenza dei costi di assistenza, difficoltà connesse al lavoro, assenza di parenti di supporto. Nel 70% dei casi si tratta di madri
di Valentino Tavolazzi
L’intervento della consigliera del Pd Anna Chiappini, che stimo, potrebbe essere l’incipit di una approfondita analisi politica, mai fatta, della sconfitta della sinistra ferrarese alle ultime elezioni amministrative. Ma ho poche speranze che ciò possa accadere.
Pure io credo che quando si perde, così vistosamente, i motivi concreti ci siano sempre.
Due disfatte non si spiegano con l’errata impostazione della campagna elettorale, con l’uso inadeguato dei social e nemmeno solo con il candidato sbagliato. Fabio Anselmo è stato cinicamente sacrificato.
Cinque anni di opposizione evanescente e totale assenza di proposte sui problemi reali della città, sono la vera causa. La supponenza nel giudicare dall’alto l’avversario, l’arroganza di non ammettere gli errori, l’assenza di scuse richieste ai ferraresi mal rappresentati per molti anni, sono gli ingredienti di una ricetta velenosa offerta agli elettori quando si amministrava e pure quando si doveva fare opposizione, seria e credibile, attività che quasi sempre necessita di capacità propositiva.
D’altra parte chi aveva mal governato prima, sotto la guida del peggior sindaco di Ferrara dal dopo guerra, parlo dell’avvocato Tiziano Tagliani, come poteva fare una buona opposizione dopo? Se non hai in testa idee e progetti quando governi (al contrario combini grossi guai), come puoi averli in testa quando sei all’opposizione?
Non c’è stata una parvenza di analisi della prima sconfitta, una onesta assunzione di responsabilità offerta ai ferraresi. Nemmeno un accenno alla riorganizzazione del partito, al rinnovamento del gruppo dirigente, alla costruzione di un nuovo rapporto con la città e di nuove politiche amministrative.
Come si fa ad arrivare all’appuntamento con le recenti elezioni, senza aver investito in un nuovo gruppo dirigente, in un forte candidato politico (che avrebbe dovuto guidare l’opposizione), fin dall’alba della prima sconfitta? Inadeguatezza, incapacità di reazione. Lo scrivo da molti anni.
D’altra parte come possono avere idee, entusiasmo, voglia di agire (lavorare) coloro che hanno sostenuto passivamente la disastrosa era, per la sinistra ferrarese, rappresentata dalle amministrazioni Tagliani, e prima di lui Sateriale? Non si contano i danni economici, politici, ambientali, sociali, sanitari, arrecati alla città ed ai cittadini, approvati in Consiglio con postura acritica e subalterna, con la manina sempre alzata, per approvare scelte amministrative vergognose, proprio da parte di chi, durante la prima amministrazione Fabbri, avrebbe poi dovuto dimostrare capacità di reazione e di opposizione, purtroppo mai viste.
È il vuoto politico ed amministrativo da parte dell’opposizione, per cinque anni (conseguenza del mancato rinnovamento del PD ferrarese), il vero terreno di coltura della seconda disfatta. Anselmo è arrivato alla fine e nulla avrebbe potuto fare per rimediare al totale collasso di una intera generazione di politici che hanno fallito e che caparbiamente non vogliono farsi da parte. »
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