di Giulia Massarenti
Si chiude presso piazza Trento Trieste la campagna elettorale di Anna Zonari per le comunali di Ferrara. In apertura alcuni membri della lista hanno espresso piena fiducia nei confronti della candidata e hanno rimarcato i punti salienti del programma elettorale.
Laura Albano ha sottolineato: “La lista è composta in gran parte da donne e abbiamo gran voglia di partecipare e di far sentire la nostra voce, perché troppe volte il nostro pensiero è stato afono: Ferrara città per le donne è uno dei punti del nostro programma”.
“Abbiamo costruito una proposta politica che unisce giustizia sociale e giustizia ambientale. I territori vanno ascoltati ed è necessario lavorare con i cittadini e non per i cittadini” ha continuato Sergio Golinelli, segretario provinciale di Sinistra Italiana.
Un altro tema cardine della proposta è la salute mentale e la prevenzione, come ha ben messo in evidenza la psichiatra Marta Leoni: “Vogliamo dare spazi di aggregazione ai giovani ed è necessaria una politica di sport inclusiva per la socialità: è necessario prevenire il disagio e lavorare sulla salute mentale partendo dalle scuole con un lavoro di coprogettazione”.
Federico Besio ha voluto poi mettere in evidenza come “il nostro progetto cerca di recuperare le persone deluse dalla politica: noi crediamo nella politica partecipativa per il futuro della nostra città”.
La candidata consigliera comunale Malek Fatoum ha poi ringraziato Anna Zonari per “aver costruito un alternativa politica incentrata sulla parola democrazia e sulle persone, unendole e creando possibilità per tutti i cittadini all’insegna dell’inclusività”.
A esprimere sostegno alla candidata è intervenuto Gianni Squarzanti capolista di “+Ferrara in Europa” e segretario comunale del Partito Socialista: “Dobbiamo promuovere il ritorno alla partecipazione, dobbiamo dare supporto alla popolazione anziana e promuovere la salvaguardia climatica per il futuro. Ferrara deve essere una città universitaria e non una città dove c’è un università perché i giovani studenti ne hanno il diritto”.
Mario Zamorani, coordinatore di + Europa di Ferrara ha proseguito gli interventi dicendo: “Anna è alternativa, preparata, caparbia e ascolta, caratteristica molto rara. È umile e promuove la partecipazione senza arroganza”.
Andrea Firrincieli, ufficiale dei carabinieri in pensione ha poi concluso dicendo: “In tutti i membri della lista e nella candidata ho riconosciuto tre principi fondamentali: rispetto, umanità e responsabilità. Ho esperienza nell’ambito della sicurezza ed è necessaria la prevenzione e la progettazione a contatto con i cittadini”.
Al termine della giornata Anna Zonari nel suo ultimo intervento in vista delle votazioni imminenti ha voluto ribadire ai cittadini: “in questi dodici mesi avevamo una convinzione: che nella nostra città ci sono molte persone competenti nella società civile ed era dunque sensato interpellare loro per la progettazione del programma elettorale. Abbiamo invitato associazioni e cittadini a partecipare”.
Parlando della divisone della sinistra a queste elezioni: “L’unità come nell’amore è qualcosa che si conquista con un percorso, non un dato di partenza e quando ci sono differenze non si superano azzerandole ma cercando di capirle, riconoscendo il pluralismo come un valore. La nostra è una società complessa e deve essere compresa nelle sue diversità”. In merito al programma: “Parliamo di diritto all’aria pulita, all’acqua e alla salute. Migliaia di persone vivono sotto la soglia di povertà, quasi mai si sente parlare delle diseguaglianze in questa città e c’è un drastico calo demografico: dobbiamo creare un piano economico che sia all’altezza di queste importanti sfide”.
Il problema ambientale è al centro del progetto: “Siamo in una delle diciotto città italiane più inquinate per sforamenti da polveri sottili, secondo il report di Legambiente di due settimane fa. Quelli che chiamiamo eventi metereologici estremi non sono questioni temporanee ma sono problemi che, se non si affrontano alla radice non possono che peggiorare”.
In conclusione: “Abbiamo scelto di non usare un atteggiamento basato sulle critiche agli avversari ma non è una scelta buonista o poco coraggiosa, è una scelta politica dettata dalla profonda convinzione che bisogna partire da un dialogo diverso con le persone perché la gente è stanca di una politica fatta urlando e alzando i pugni. La democrazia partecipativa è fondamentale: i cittadini hanno il diritto di dire la loro e dobbiamo rendere attiva la comunità. L’amministrazione deve aiutare la popolazione e supportarla”.
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