Politica
16 Maggio 2024
Il dibattito con i candidati sindaci promosso da Legacoop Estense sulle politiche per l’abitare. Le proposte di Anselmo, Botti e Zonari

Emergenza abitativa: “I soldi ci sono ma vanno agli organizzatori di concerti”

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Effetto Vasco. I prezzi degli hotel alle stelle

Le prenotazioni per hotel, Bed&Breakfast, stanze private e quant'altro sono partite un secondo dopo che il Blasco ha fatto da Bologna l'annuncio delle due date di apertura del suo tour 2026

Carabiniera perse la vita nello schianto. C’è un rinvio a giudizio

Andrà a processo il 50enne centese accusato per l'omicidio stradale di Emily Vegliante, la carabiniera di 22 anni di San Giovanni in Persiceto, morta - l'11 maggio del 2023 - in un incidente nelle vicinanze dell'incrocio tra via Modena e via di Renazzo, nel territorio comunale di Cento

Cadde dal ponteggio e morì. “Mancavano le misure di sicurezza”

"Gravi inosservanze". Sono quelle che Amelio Faccini, tecnico dell'Unità Operativa Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'Ausl di Ferrara, ha detto di avere riscontrato all'interno del cantiere in cui - il 30 settembre 2020 - perse tragicamente la vita il 58enne operaio edile Pietro Cavagnuolo, morto a seguito di una improvvisa e accidentale caduta da un ponteggio, mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un fienile lungo via Chiesa, a San Carlo

Lavorava in nero e rischiò di perdere un occhio. Due a processo

Il gup del tribunale di Ferrara ha rinviato a giudizio un 51 e un 52enne di Comacchio, finiti a processo per un infortunio sul lavoro risalente a sei anni fa, quando un ragazzo di Codigoro (oggi 28enne) avrebbe rischiato di perdere un occhio mentre stava lavorando in nero come giardiniere senza indossare le necessarie e adeguate protezioni

di Elena Coatti

Quanto conta il diritto alla casa nei programmi elettorali dei candidati sindaci? Lo chiede la cooperazione di abitanti di Legacoop Estense durante il dibattito tenutosi mercoledì 15 maggio presso la sede della cooperativa Castello. A proporre politiche virtuose per fronteggiare l’emergenza abitativa a Ferrara, che secondo dati Istat solo nel 2021 vedeva 466 persone senza fissa dimora, sono stati Fabio Anselmo, Anna Zonari e Daniele Botti. Non pervenuto invece Alan Fabbri o altro rappresentante dell’amministrazione comunale.

Proprio su questo tema Daniele Botti, che è stato vicepresidente di Acer Ferrara, ha determinato la rottura con l’amministrazione dell’attuale sindaco. “Oggi mi trovo a parlare del motivo della cecità politica che mi ha portato ad essere una forza autonoma per battere sul tipo di visione che vogliamo dare a questa città”. Il candidato di Ferrara Futura invita a prendere coscienza del fatto che “i soldi ci sono”, ma anziché essere stanziati per l’azienda casa “entrano nelle tasche degli organizzatori dei concerti”.

Come ha fatto notare il presidente della cooperativa Castello, Loredano Ferrari, l’emergenza abitativa non riguarda solo famiglie italiane o straniere, anziani, giovani coppie a basso reddito, ma anche la mole di studenti dell’Università di Ferrara costretti a transitarvi senza, di fatto, restarvi. “Da diversi anni – spiega Ferrari – si assiste a una ricerca affannosa di una sistemazione abitativa. I fuorisede che cercano residenze temporanee nella nostra città si stima siano tra i 12 e i 14 mila. A fronte di questa richiesta, alla fine del 2023 si contavano solo 1405 posti letto offerti dagli enti gestori degli studentati”. L’emergenza sta nel garantire a questi giovani non solo un alto livello qualitativo della didattica, ma anche adeguate condizioni di accoglienza e di trasporti. Per questo, Ferrari dichiara che “la decisione di ampliare l’università è stata assunta senza condividere con l’amministrazione comunale un progetto di accoglienza e di adeguamento degli spazi di ricettività”.

Data anche la quantità di abitazione sfitte, come dichiarato durante il dibattito, Botti alza il tiro e propone di aumentare l’Imu su queste locazioni: “Lo so che con questa affermazione perderò i voti dei proprietari di immobili, ma scommettiamo che così si abbassano i prezzi degli affitti e tante persone trovano casa?”. Ma secondo lui “la politica deve anche ragionare di cose scomode che nessuno vuole”, come bilanciare i criteri dell’Isee per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica e sociale “e potenziarla per dare un vero supporto all’emergenza abitativa degli studenti”.

Il presidente di Legacoop, Paolo Barbieri, ha inoltre ribadito che è la cooperazione degli abitanti “una soluzione per dare risposta concreta ai bisogni di tanti cittadini, garantendo soluzioni abitative di qualità a prezzi calmierati a persone che non hanno i requisiti per accedere alle graduatorie pubbliche e che al tempo stesso non possono affrontare le tariffe di mercato”. Su questo punto Fabio Anselmo ha espresso la sua ammirazione per il lavoro della cooperativa aggiungendo che tramite questo modello di “abitare” contribuisce a eliminare anche l’isolamento, il degrado urbano e la povertà energetica “costruendo maggiore coesione e coscienza sociale”.

È Barbara Lepri, coordinatrice e direttrice Legacoop abitanti Emilia Romagna, a dare una definizione di “casa” come luogo che accoglie e rassicura, o meglio “uno spazio di ben-essere, cioè essere una persona che vive all’interno di una comunità capace di costruire una socialità all’interno del luogo che occupa”. Non solo ben-essere, ma anche “bellezza” aggiunge Anna Zonari, che secondo il suo programma elettorale la città “deve essere a misura delle persone fragili che hanno diritto a una casa dignitosa”. E aggiunge che intende “favorire la co-progettazione e la co-programmazione con quei soggetti che si muovono all’interno di un preciso perimetro di sostenibilità economica, sociale ed ambientale e che in generale mantengono al centro delle proprie politiche non le logiche di mercato, ma le persone e i loro bisogni, per generare non solo edifici, ma comunità coese e solidali, all’interno di una comune visione di welfare integrato pubblico-privato sociale”.

Daniele Bertarelli, presidente di Cidas, ci tiene infatti a precisare che il ruolo della cooperazione sociale degli abitanti è quello di “occuparsi della fascia vulnerabile della popolazione che rischia di perdere la casa o l’ha già persa”. E ricorda che in tutta Italia si stanno sperimentando diversi progetti di co-housing, ma ciò che è importante è “tenere aperto il dialogo con l’amministrazione e gli enti del territorio per raggiungere soluzioni efficaci che permettano ai soggetti coinvolti di recuperare autonomia e tornare a integrarsi”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com