Politica
19 Aprile 2024
Il sindaco risponde a Fabio Anselmo dichiarando che non intende aver nessun confronto con chi l'ha denigrato. E ricorda le affermazioni dell'avvocato risalenti al caso Arquà del 2021

Alan Fabbri si sente “stalkerizzato”

di Redazione | 2 min

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di Elena Coatti

Con le imminenti elezioni riaffiorano, pare, anche vecchi rancori. Il sindaco Alan Fabbri non ha ancora digerito le parole, a lui rivolte, nel 2021 durante il caso Arquà da Fabio Anselmo: “una adeguata terapia psicologica di sostegno sarebbe veramente auspicabile”.

Fabbri, durante la presentazione dei candidati della lista di Andrea Maggi, non si risparmia qualche frecciatina all’avversario politico chiedendo alla platea: “Non c’è nessun altro candidato sindaco in questa sala oggi? Permettetemi l’umorismo, che è sinonimo di intelligenza e cultura, ma in questi giorni mi sento ‘stalkerizzato'”.

Il sindaco fa riferimento al post pubblicato da Anselmo sui social, nel quale dichiarava di essersi presentato all’apertura elettorale a Marrara e dove ha avuto l’occasione di “ascoltare le sue parole non attraverso il filtro di una costosa comunicazione”. L’avvocato, infatti, è da tempo che chiede un confronto aperto con Fabbri, ma senza nessun risultato.

“Mi dicono che non accetto il confronto – risponde così Fabbri, risentito -. Sì, è vero. Non accetto il confronto contro chi mi denigra a prescindere. Non mi sento offeso perché non c’è nulla di male nell’andare dallo psicologo. L’offesa sta nell’arroganza di chi si sente sempre dalla parte della ragione. E’ l’arroganza di sentirsi superiore su qualsiasi tipo di piano morale, etico e civile. Quindi io i confronti li faccio con chi mi chiederà, magari, un appuntamento. E ragioniamo insieme come cittadini di questo territorio. Ricordo, che non rappresento solo me stesso ma una coalizione e una città che governo dal 2019 con il 57% dei voti”.

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