Vigarano. “Voi siete l’Italia di domani, l’Italia che non deve avere paura e che deve denunciare”. Sono queste le parole con cui Giuseppe Costanza, uomo di fiducia e autista del giudice Giovanni Falcone, miracolosamente sopravvissuto alla strage di Capaci del 23 maggio 1992, ha salutato i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Galileo Galilei” di Vigarano Mainarda, che ieri (martedì 16 aprile) lo hanno incontrato nel primo degli appuntamenti sulla legalità organizzati dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Formazione del Comune di Vigarano Mainarda.
Costanza ha incontrato i ragazzi e le ragazze di Vigarano, si è seduto tra loro, si è raccontato. Ha risposto alle domande che gli hanno rivolto, dopo un percorso sviluppato in classe in questi ultimi mesi.
“È un onore per noi ospitare il signor Costanza” ha dichiarato il sindaco di Vigarano Mainarda, Davide Bergamini, che ha definito l’ospite “un servitore dello Stato, che ha vissuto in prima persona gli anni della lotta alla mafia condotta da Giovanni Falcone e dal Pool Antimafia”.
“Lo ringraziamo per aver accettato di affrontare un lungo viaggio per giungere sino a Vigarano a parlare ai nostri giovani” continua l’assessore alla Pubblica Istruzione, Daniela Patroncini, “portando la testimonianza diretta di una vicenda che ha fatto la storia del nostro Paese“.
Sin dal proprio insediamento la giunta ha dedicato il mese di maggio alla legalità, con un programma ricco di appuntamenti dedicati ai giovani e anticipato, quest’anno, di qualche settimana. “Ogni anno cerchiamo di organizzare un’agenda di appuntamenti molto varia” spiega il vicesindaco Mauro Zanella, “al fine di affrontare il tema della legalità in particolare rivolgendoci ai giovani e cercando di intercettare le esigenze del territorio e quindi fornire alle famiglie occasioni di approfondimento e confronto”.
Dopo un percorso di studio affrontato in classe con i propri docenti, i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria hanno presentato il frutto del loro lavoro, con letture, elaborati grafici e riflessioni. “Illustrare il fenomeno mafioso e le dinamiche ad esso legate – conclude l’assessore Patroncini – significa sensibilizzare i giovani al rispetto e alla legalità, in particolar modo in riferimento al contesto sociale in cui essi sono inseriti, nei rapporti con i coetanei e con gli adulti”.
Strettamente collegato a questo tema è infatti il secondo incontro, previsto per il mese di maggio dedicato, questa volta, a tutta la cittadinanza vigaranese, in cui si tratteranno i temi del bullismo e del cyberbullismo.
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