Lagosanto. Un attacco che dimostra “la bassezza culturale e politica a cui oggi si è giunti”. Giuseppe Manfredi, storico esponente dei socialisti craxiani di Lagosanto, assume le difese del sindaco Cristian Bertarelli a seguito della notizia dell’arresto del fratello Gianfranco, finito a gennaio in carcere e coinvolto in un’indagine di droga e tentata estorsione. Una notizia che Manfredi ha letto “con grande rammarico”, vista la sua decennale amicizia con l’attuale sindaco, che lo porta “a raccontare la verità” a fronte delle critiche piovute sul primo cittadino.

“Gli attacchi di basso profilo e piccolo cabotaggio oggi non portano più da nessuna parte, non si puo’ essere a giorni alterni garantisti e al contempo giustizialisti. Da qualsiasi parte politica provengano – attacca Manfredi – dimostrano la bassezza culturale e politica a cui oggi si è giunti. Critiche che qualora giungessero dal Pd, ricordiamo a loro gli ultimi avvenimenti in Puglia o da Fratelli D’Italia non ultimi Palermo con il loro capogruppo, gente arrestata in quanto colpevoli”.

“Si attacca un sindaco – racconta poi l’esponente socialista – nel modo più becero non sapendo che lo stesso, fino al 2013, ha sempre cercato di aiutare un fratello, e dico un fratello, ad uscirne dal mondo dell’alcol, parlandogli, in tutti i modi, non solo per lui, ma soprattutto per i suoi nipoti. Nel 2013 si è trovato ad un bivio, nell’impossibilità e nel fallimento di tutti i tentativi, ha dovuto scegliere per lui, per non farsi tirare sempre più giù dalle sue continue scelte, di allontanarsi totalmente dallo stesso, perdendo purtroppo una parte importante della sua vita, una cosa che non potrà mai recuperare e che gli è costata tantissimo, i suoi nipoti e parte del rapporto con loro. Un rapporto definitivamente interrotto da allora. Ben 11 anni or sono”.

“Ora – conclude Manfredi – sono io a chiedere cosa serviva un’attacco politico personale di questa portata? Cosa pensavano di ottenere se non un boomerang ai fini elettorali. Un sindaco va valutato per quello che fa e non certo per episodi esterni al suo modus operandi. La politica si discosta dal personale perché altrimenti perde la sua valenza”.