Veronica Romanelli, la mamma di Maxsimiliano Grandi, il piccolo di quattro anni e mezzo annegato il 12 luglio del 2020 nella piscina dell’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola, è stata assolta dall’accusa di omicidio colposo.
Per Romanelli l’accusa era quella di non aver adeguatamente sorvegliato il figlio, lasciandolo incustodito in un luogo pericoloso, vista l’assenza di vigilanza della piscina, per un lasso di tempo sufficiente affinché si verificasse il dramma.
Per omicidio colposo dovuto alla mancata predisposizione delle misure di sicurezza, era imputato il titolare dell’agriturismo. Lui aveva già scelto la strada del patteggiamento: 8 mesi.
Ieri in sede di discussione la procura ha chiesto il minimo della pena, sei mesi. Il giudice Giovanni Solinas ha sentenziato che non ci sono prove sufficienti per decretarne la colpevolezza e l’ha assolta.
Per l’avvocato difensore, Gianni Ricciuti, si tratta di “una grande soddisfazione professionale che però non mitiga né cancella l’enorme sofferenza che la madre ha patito e dovrà patire per tutta la vita. Almeno adesso saprà che per la legge italiana non è responsabile della morte del figlio”.
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