Con un’interrogazione alla Giunta il capogruppo di Rete Civica Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi chiede alla Regione di valutare il coinvolgimento dei Comuni di Goro e Comacchio per una collaborazione con le rispettive marinerie e le associazioni di pesca per la raccolta del granchio blu, riconoscendo un contributo al pescato comprensivo però anche della parte che andrebbe smaltita, utilizzando il milione di euro che per il 2024 è stato messo a disposizione dall’assessore Mammi per indennizzare le imprese.
Quanto sopra corroborato anche dai riscontri scientifici forniti dallo studio commissionato dalla Regione alle Università di Ferrara e di Parma.
Propone inoltre di valutare, a livello nazionale, la nomina di un commissario per gestire l’emergenza in modo efficace e coordinato per contrastare la diffusione del granchio blu, “perché i soli indennizzi non sono sufficienti a risolvere questa criticità”. Chiede infine di attivarsi per chiedere una proroga, per le imprese ittiche titolari di concessione demaniale marittima nella Sacca di Goro e nel territorio di Comacchio, dell’autorizzazione alla cattura, al prelievo, al trasporto e alla commercializzazione del granchio blu attualmente valida fino al 31 luglio 2024.
“Il Governo, con la legge di Bilancio 2023 – spiega inoltre Mastacchi – ha esteso il Fondo di Solidarietà Nazionale alle imprese e ai consorzi di acquacoltura e pesca, aggiungendo alle attuali motivazioni dei danni, oltre alle calamità naturali e agli eventi eccezionali, anche la diffusione delle specie aliene invasive (in particolare il granchio blu). Si è in attesa dell’approvazione dei decreti ministeriali attuativi della nuova normativa e, con la sostanziale equiparazione di pesca e acquacoltura all’agricoltura viene assicurata a queste realtà, così pesantemente colpite, la possibilità di accesso agli indennizzi”.
“Il fenomeno dell’invasione del granchio blu – commenta – sta mettendo in ginocchio un intero settore compromettendo la gran parte del nostro patrimonio ittico locale e la nomina di un commissario per gestire l’emergenza con le tempistiche adeguate sta diventando fondamentale vista l’impossibilità di una soluzione nel breve periodo. È necessario accelerare i tempi, perché la stagione è alle porte e i pescatori hanno bisogno di aiuti immediati visto che il granchio tornerà in forze e c’è un intero settore, quello della venericoltura, che rischia di scomparire. Anche il mondo del turismo è in allerta visto l’imminente inizio della stagione estiva con l’arrivo di migliaia di turisti e con la possibilità non così remota di un’invasione di granchi sulla battigia. La Regione Emilia-Romagna ha appena approvato una proposta di declaratoria di calamità naturale causata dal granchio blu per l’annualità 2023, delimitando le aree danneggiate. Alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del relativo decreto ministeriale, sarà così possibile per le imprese danneggiate presentare richiesta di indennizzo per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale”.
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