Ostellato
8 Marzo 2024
Una rassegna che si pone quindi l'obiettivo di narrare, insieme ai protagonisti delle scoperte, una storia che rimarrebbe unicamente materia di specialisti

Museo Delta Antico. Nasce un nuovo format, “Racconti della terra”

di Redazione | 3 min

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Comacchio e Ostellato condividono un patrimonio eccezionale dal punto di vista archeologico, prima tra tutte l’etrusca Spina.  L’antica città si trova oggi nel comune di Ostellato mentre la vasta necropoli, che ha restituito circa 4000 tombe, in quello di Comacchio.

“Da anni missioni archeologiche o semplici scoperte avvengono in questa zona e costituiscono per noi tutti un motivo di vanto”, dichiara l’Assessore alla Cultura Emanuele Mari. “Quando questi ritrovamenti avvengono è importante esserci e vederli dal vivo. Sono occasioni uniche per la riscoperta del nostro passato”.

Museo Delta Antico, Soprintendenza, Comune di Ostellato e Comacchio, CADF e Akanthos archeologia si sono uniti per offrire un’occasione unica di divulgazione.

Grazie alla stretta collaborazione tra Soprintendenza, Enti Locali, imprese e ditte archeologiche, il Museo Delta Antico presenta un nuovo format dal titolo “Racconti dalla terra”. L’idea è quella di narrare, insieme ai protagonisti, gli scavi archeologici che vengono effettuati sul territorio deltizio tramite momenti di condivisione pubblica sia con incontri e conferenze che con visite guidate ai cantieri di scavo.

“È comune, in un territorio come il nostro, che durante lavori pubblici o privati vengano in luce contesti archeologici di una certa importanza”, dichiara il Direttore del Museo Delta Antico Marco Bruni. “Ogni cantiere è una vera e propria finestra sulla storia che rimane aperta per un brevissimo arco temporale e che poi deve essere necessariamente richiusa. Non tutto si può musealizzare, ma tanto si può vedere e raccontare, non solo tramite incontri e conferenze pubbliche, ma anche direttamente sul luogo del ritrovamento.”

Il primo appuntamento di questo nuovo format si è svolto proprio mercoledì 6 marzo ad Ostellato, presso il teatro Barattoni, dove, al cospetto di un numeroso pubblico, sono stati presentati i risultati dello scavo archeologico della fornace romana di San Giovanni di Ostellato portato avanti dalla ditta Akanthos archeologia sotto la direzione scientifica della funzionaria archeologa Carolina Ascari Raccagni.

Si tratta di un ritrovamento eccezionale avvenuto a seguito della posa della nuova linea idrica da parte di CADF. In questo caso, come prescrivono le norme, lo scavo era seguito in modalità di assistenza da un archeologo che ha prontamente segnalato il ritrovamento. L’archeologia non ferma i lavori, ma ci permette di indagare il nostro passato.

“Racconti dalla terra” è per sua natura una rassegna che si può sviluppare solo a seguito di rinvenimenti archeologici. Il Museo Delta Antico, che per definizione vuole narrare le vicende di un territorio vasto come quello dell’antico Delta del Po, si pone quindi l’obiettivo di narrare, insieme ai protagonisti delle scoperte, una storia che rimarrebbe unicamente materia di specialisti.

In questa ottica, sabato 9 marzo, dalle 11 alle 16 sono previste una serie di visite guidate, su prenotazione (chiamare il centralino del Museo Delta Antico al 0533 311316), presso il sito della fornace romana di San Giovanni di Ostellato, poco lontano dall’uscita di Corte Centrale.

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