“Il Bersagliere”: il libro di Emilio Diedo in Ariostea
Racconta le vicende di un contadino-soldato che si oppose al regime fascista, il libro di Emilio Diedo dal titolo "Il Bersagliere" che il 19 novembre sarà presentato alla biblioteca Ariostea
Racconta le vicende di un contadino-soldato che si oppose al regime fascista, il libro di Emilio Diedo dal titolo "Il Bersagliere" che il 19 novembre sarà presentato alla biblioteca Ariostea
Oggi 18 novembre, nella Sala Ex-Refettorio del Convento di San Paolo, il professor Franco Cardini sarà a Ferrara per presentare il suo nuovo lavoro “Grazie Islam. Quelle poche, piccole cose che l’Occidente moderno deve al mondo mussulmano”
Al Centro Acquedotto Aps Ancescao in corso Isonzo 42, giovedì 20 novembre verrà presentato l'ultimo libro di Mirella Bonora "Sotto il cielo di Ferrara - La storia di Anita"
Hanno lasciato soltanto un momento la loro valigia di là. Un momento durato 40 anni. E ora sono tornati. Anche perché dei buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai
Martedì 18 novembre alle ore 17 presso la Sala Verde della Camera del Lavoro Cgil di Ferrara sarà presentata la pubblicazione “Anna, le quattro dimensioni di una donna” tratta dal diario di Carlo Benassi
Avrà per tema “Voghenza e il Polesine di San Giorgio: tra erudizione, curiosità e sotterfugi” la conferenza di Alberto Andreoli, per il ciclo “Archeologia in Biblioteca” (decima edizione) su “I romani nel Delta del Po”, in programma martedì 27 febbraio 2024 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara).
L’incontro, organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara APS, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube
La zona rivierasca del basso Po, interessata in età classica dalle esperienze urbane di Adria e Spina, dopo un certo ma insufficientemente documentato periodo gallico, tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C. entrò a far parte del dominio di Roma. Il processo di “romanizzazione” seguito alla conquista fu condizionato dall’instabilità del quadro ambientale. Nel territorio corrispondente all’attuale pianura ferrarese si attestò un popolamento sparso, costituito da realtà insediative di ridotte dimensioni (villae, vici, pagi), ancorate sulle emergenze naturali più stabili (dossi, gronde fluviali, cordoni dunosi litoranei).
Probabilmente il principale centro vicano dell’areale è stato individuato a una quindicina di chilometri a sud-est di Ferrara, presso Voghenza, frazione nel Comune di Voghiera. In tale località, ignorata dalle fonti antiche, agli sporadici e casuali rinvenimenti del passato, che sollecitarono l’interesse antiquario non solo locale, sono succedute a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso programmate e accurate esplorazioni archeologiche. Puntuali studi interdisciplinari hanno reso possibile la ricostruzione del quadro ambientale antico e comprensibile il carattere dell’insediamento, posto sulle rive del paleoalveo di un’antica divagazione padana, frequentato almeno dal IV-III secolo a.C. La ricca documentazione epigrafica disponibile ha consentito di valutare la composizione sociale, lo status economico e le ascendenze culturali della popolazione. A quello che forse è stato “l’unico centro amministrativo divenuto autonomo nella tarda età imperiale tra i rami dell’antico Po” (N. Alfieri) e in cui si sono riconosciute le “radici cristiane di Ferrara” è dedicato il ciclo di tre incontri mensili (16 gennaio, 27 febbraio, 25 marzo) della decima edizione di Archeologia in Biblioteca.
Il primo appuntamento ha avuto la funzione di fornire un primo orientamento e richiamare l’attenzione sulla documentazione e le fonti note sull’argomento, fino al XVII secolo. Questo secondo incontro si propone di delineare la “storia archeologica” di Voghenza e del suo territorio quale è andata delineandosi tra Sette e Ottocento, a seguito dei numerosi rinvenimenti archeologici allora avvenuti nel Polesine di San Giorgio.
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