Terre del Reno
30 Gennaio 2024
Continua la protesta dei lavoratori dello stabilimento di Dosso: "Azienda ancora in silenzio, ma serve avviare il tavolo per discutere dei contratti di solidarietà"

Licenziamenti in Tecopress, proclamato il terzo giorno di sciopero e presidio

di Redazione | 3 min

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Dosso. Si è conclusa la seconda giornata di sciopero presso lo stabilimento Tecopress di Dosso confermando l’adesione del 100% dei lavoratori e ancora si registra il silenzio della proprietà, che giovedì scorso aveva annunciato ai sindacati la volontà di procedere al licenziamento collettivo di 72 dei 160 dipendenti.

Dopo un’assemblea partecipata, conclusa nel pomeriggio davanti ai cancelli dell’azienda, le organizzazioni sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, hanno dichiarato la terza giornata di sciopero, della durata di 8 ore, per mercoledì 31 gennaio.

“Ricordiamo – spiegano i tre sindacati di categoria – che la dichiarazione dell’azienda parla di un esubero di 72 dipendenti, pari al 45% degli occupati nello stabilimento e, come organizzazioni sindacali e Rsu, chiediamo di avviare il tavolo per discutere dell’apertura dei contratti di solidarietà per 24 mesi. Questi rappresentano l’ammortizzatore sociale che consente di avere un tempo adeguato per gestire e/o ridurre l’impatto sociale che questa crisi provocherà. Tecopress deve aprire un percorso di ammortizzatori sociali idoneo alla gestione della crisi che sta attraversando”.

Un percorso che per sindacati e lavoratori non potrà essere diverso dai contratti di solidarietà.

La terza giornata di sciopero, come avvenuto per le precedenti, sarà con presidio davanti ai cancelli d’entrata in coincidenza con l’inizio dei diversi turni di lavoro (6.-10.30, 12-15.30). Le future iniziative di sciopero verranno organizzate e comunicate di giorno in giorno dalla Rsu e dagli stessi sindacati.

“Ci siamo attivati con la proprietà per chiedere lumi e cercare di intraprendere una strada che possa evitare questi licenziamenti” fa sapere il sindaco Roberto Lodi, che ha attivato la Provincia di Ferrara e la regione Emilia-Romagna per chiedere un intervento immediato delle istituzioni.

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha incaricato l’assessore regionale Vincenza Colla per la creazione di un tavolo di concertazione su più livelli, che sarà attivato nelle prossime ore.

“Posso assicurare che tutte le istituzioni si sono attivate in maniera sinergica, collaborando proficuamente – continua Lodi -. Infine ci stiamo confrontando giorno per giorno, con i sindacati che difendono i diritti dei lavoratori e che in queste ore, hanno intrapreso ogni azione possibile per scongiurare il peggio”.

Assieme al gruppo consiliare di Terre Unite, il sindaco sta preparando un ordine del giorno, da discutere in un consiglio comunale straordinario, avente ad oggetto “Attenzione e sensibilizzazione sulla situazione Tecopress”, in modo da “poter attivare qualsiasi canale, a qualsiasi livello politico a nostra disposizione, per scongiurare la crisi”.

“La situazione non è semplice – ammette Lodi -, anche perché ad oggi, la proprietà non ha ancora condiviso con le parti sociali e gli enti territoriali, un piano industriale chiaro sul lungo periodo.

Posso garantire che io in qualità di sindaco di Terre del Reno e la mia giunta, intraprenderemo ogni tipo di azione in nostro potere per aiutare i lavoratori e le loro famiglie, assicurando la nostra vicinanza”.

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