A partire dal 1° dicembre 2023, la Cina inaugura una nuova fase di accessibilità internazionale, eliminando il requisito del visto per i cittadini di cinque Paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, per soggiorni brevi fino a 15 giorni. L’iniziativa, che rimarrà in vigore per un anno, si applica a viaggi di lavoro, turismo, visite a parenti o amici e per transiti.

Questa mossa segna una svolta significativa dalla tradizionale politica di controllo burocratico della Cina, riflettendo un’apertura verso una maggiore flessibilità nelle relazioni internazionali. Inoltre, l’adesione alla convenzione dell’Aja per la validazione dei documenti pubblici rappresenta un ulteriore passo verso la facilitazione degli scambi internazionali. L’introduzione dell’apostilla semplifica notevolmente le procedure, eliminando la necessità di legalizzazione per i documenti presso i consolati.

Lo stesso Presidente Xi Jinping ha sottolineato l’importanza di garantire un trattamento equo tra le imprese cinesi e quelle internazionali, con un’enfasi particolare sulla protezione della proprietà intellettuale. Questa presa di posizione è parte di una strategia più ampia, concepita per attrarre investimenti esteri e assicurare condizioni di parità per tutte le aziende operanti in Cina.

Le recenti riforme sono interpretate come un tentativo di rendere la Cina una destinazione più invitante per turisti e investitori internazionali, in un momento in cui il Paese è impegnato a rafforzare le sue relazioni globali e a stimolare l’economia. La facilitazione dell’accesso al territorio cinese potrebbe avere un impatto notevole sul turismo e sul commercio internazionale, aprendo nuove possibilità per imprese e individui.

L’esenzione dal visto per i cittadini italiani, francesi, tedeschi, spagnoli, olandesi e della Malesia, valida dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2024, introduce nuove dinamiche nel panorama turistico e commerciale. Tale decisione potrebbe non solo influenzare significativamente questi settori, ma anche segnare un cambiamento culturale in un Paese dove la burocrazia e il controllo hanno storicamente giocato un ruolo chiave nella governance.

Arché Travel, il tour operator italiano che assicura esperienze di viaggio uniche

Arché Travel, è il tour operator d’autore attivo dal 2014, fondato da Andrea Dattoli e Tiziano Salerno. Potendo contare su un team di esperti travel designer, guidati da una sincera passione, permette al proprio pubblico di intraprendere viaggi culturali indimenticabili lungo le Rotte degli Antichi, alla scoperta delle grandi civiltà. Esperienze uniche, che combinano con successo natura, storia e tradizione.

Arché Travel ritiene che il viaggio sia un’emozione, un’esperienza di vita e un elemento intangibile a cui donare un significato intimo e personale. Rappresenta, infatti, un modo per connettersi con la natura, una vera e propria occasione di crescita che consente di lasciare la quotidianità alle spalle e ritrovare il proprio Io interiore.

Appassionati e curiosi, naturalmente, possono scegliere fra tantissimi itinerari, ad alto contenuto culturale: nel Vicino e nell’Estremo Oriente, nel Mediterraneo, nell’Asia Centrale e in Africa. Come tour operator Cina, poi, Arché Travel propone anche indimenticabili viaggi nel cuore della cultura orientale e lungo l’antica via della seta.

Proprio i viaggi organizzati Cina rappresentano una delle opzioni più gettonate. Da Pechino alla Grande Muraglia, dalla natura di Guilin alla dinamicità di Shanghai: i viaggiatori potranno scoprire la cultura più emblematica d’oriente, ammirando luoghi e attrazioni uniche.

Tra le altre destinazioni d’interesse, possiamo ricordare Laos, Grecia, Turchia, Thailandia, Marocco e Giordania. I consumatori, in ogni caso, hanno la certezza di poter contare unicamente su viaggi organizzati da professionisti e su un ottimo rapporto qualità/prezzo. Senza scordare, infine, che Arché Travel collabora esclusivamente coi migliori corrispondenti locali, così da poter garantire viaggi di alta qualità, in completa sicurezza.

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