Cronaca
21 Settembre 2023
Natalino Buzzi commenta la richiesta avanzata dai legali difensori del titolare del bar e di suo padre per ottenere una misura detentiva alternativa all'attuale custodia nel carcere di via Arginone: "Non penso che glieli daranno"

Omicidio Big Town. Il padre di Buzzi: “Dare i domiciliari ai Di Gaetano sarebbe da pazzi”

di Davide Soattin | 2 min

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Proseguono le indagini a tutto campo degli inquirenti sui fatti del bar Big Town di via Bologna dove, nella nottata tra l'1 e il 2 settembre, venne brutalmente ucciso il 42enne Davide Buzzi, a seguito di una violenta colluttazione con Mauro Di Gaetano, titolare del locale, e suo padre Giuseppe, entrambi ancora in carcere a Ferrara

Gli arresti domiciliari?Sarebbero qualcosa da pazzi“. Così Natalino Buzzi, padre del 42enne ucciso nella notte tra l’1 e il 2 settembre al bar Big Town di via Bologna, interviene sulla richiesta avanzata in fase di riesame dagli avvocati difensori di Mauro e Giuseppe Di Gaetano per ottenere una misura detentiva alternativa all’attuale custodia nel carcere di via Arginone.

Lo fa con un altro video su Facebook dove indossa la maglietta realizzata, nei giorni scorsi, da un amico di suo figlio. Sopra, a caratteri cubitali, scritta in rosso su bianco, la parola “Giustizia!“, sotto la foto di Davide Buzzi e quella del suo figliastro, il 19enne Edoardo Bovini, morto a seguito di un malore proprio davanti al bar Big Town, il 12 agosto, probabilmente – e questo lo chiariranno le indagini della Procura – dopo aver assunto una dose letale di cocaina.

“Ho letto sui giornali che i Di Gaetano hanno chiesto gli arresti domiciliari, ma non penso glieli daranno” ha affermato Natalino Buzzi, commentando gli ultimi fatti di cronaca, prima di ringraziare ancora una volta, come già aveva fatto in un video pubblicato qualche giorno prima, gli amici e i conoscenti presenti al funerale di suo figlio.

Nel mentre prosegue il lavoro degli inquirenti, coordinati dalla pm Barbara Cavallo. In ordine di tempo, l’ultima novità nell’inchiesta è quella relativa all’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di tentata estorsione del 20enne Lorenzo Piccinini, che si trovava con Buzzi la sera in cui è entrato nel locale di via Bologna con una tanica di benzina, minacciando di dar fuoco al bar se non gli fossero stati consegnati 3mila euro come risarcimento per la morte del figliastro.

Per martedì 26 settembre, invece, è atteso l’arrivo dei Ris di Parma in città per il sopralluogo all’interno del bar Big Town, ancora oggi sotto sequestro. Insieme al genetista Matteo Fabbri, gli esperti del Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, attraverso il repertamento di eventuali tracce genetiche, avranno il compito di ricostruire con precisione le dinamiche di quanto accaduto durante quella tragica sera di inizio settembre.

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