C'erano circa quattrocento persone a salutare l'uomo ucciso nella nottata del 1° settembre. Un amico: "Io e te, fratelli divisi dal parto. Non te lo scordare"
Omicidio Big Town. L’ultimo saluto a Buzzi sulle note di Vasco Rossi
Ha preso il via a Catanzaro il processo d’appello a carico di Isabella Internò, condannata a 16 anni di reclusione in primo grado per l’omicidio di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico
Oggi 25 ottobre, al teatro comunale Arena, cerimonia di premiazione del Premio Caput Gauri con ospite d'onore Roberto Manfredini. Per gli studenti la giornata si aprirà alle ore 11, all'istituto Guido monaco di Pomposa
Imputazione coatta - per omicidio o violenza privata - a carico dei sanitari dell'ospedale di Cona o, in subordine, un supplemento di indagine con l'effettuazione di una consulenza tecnica di uno specialista in cure palliative e l'audizione di una serie di persone informate sui fatti. È quello che l'avvocato Fabio Nicolicchia ha chiesto durante l'udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Ferrara per la tragica fine della 41enne Maria Vittoria Mastella
Ridotta in Appello la pena a Sandro Biondi, il 53enne ferrarese, che - il 23 febbraio 2023 - soffocò la propria madre, l'83enne Maria Luisa Sassoli, mentre era nel letto della loro casa, un appartamento al piano terra di un condominio Acer in via Argante 11, al Barco
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Amanda Guidi, la 33enne accusata dell'omicidio volontario aggravato del figlioletto, il piccolo Karim di appena un anno. Diventa dunque definitiva la sentenza della Corte d'Appello di Bologna a 14 anni e 8 mesi
Codigoro. Qualche giorno dopo quella tragica serata in via Bologna, il padre Natalino se l’era augurato, chiamando a raccolta amici e conoscenti per dare l’ultimo saluto al figlio. Oggi (venerdì 15 settembre) quell’appello alla partecipazione non è stato tradito. C’erano circa quattrocento persone in piazza a Codigoro al funerale di Davide Buzzi, il 42enne ucciso nella serata del 1° settembre, durante una colluttazione all’interno del bar Big Town.
Una cerimonia sentita e partecipata, aperta dal rombo stridente dei motori di dodici motociclette. Quattro a ‘scortare‘ l’arrivo del feretro, le restanti in posizione ‘di guardia’ sul sagrato della chiesa di San Martino Vescovo, dove si sono svolte le esequie. “Quella per le due ruote – racconta un amico con gli occhi lucidi – era una delle sue più grandi passioni: ne aveva una anche lui, una Yamaha gialla“.
Presenti i familiari più stretti di Buzzi: il padre Natalino, la madre Graziella e il fratello Alessandro, tornato dalla Francia nei giorni scorsi per stringersi al dolore della sua famiglia.
A officiare la funzione è stato don Luciano Camola: “Oggi è un giorno triste – ha esordito – che cela ombra, nebbia, paura e desolazione nel cuore di chi ha conosciuto Davide. Di chi lo ha amato. Penso che qualcuno potrebbe farsi una domanda e chiedersi perché tutto questo sia successo. Davide era un uomo giovane, perché sono accadute quelle tragiche circostanze che hanno portato via nostro fratello?”.
“Sono domande – conclude – che ci facciamo tutti. Sul mistero della vita e sul dramma della morte. Ma nessuno di noi ha la risposta giusta, nessuno ha la risposta in tasca. E qui in chiesa, oggi, non è il posto giusto per trovare le risposte. Oggi siamo qui solo per salutare e ricordare quello che è stato e che ha rappresentato Davide per noi”.
Prende la parola un altro amico. Sulla giacca che indossa ha fissato una mimosa gialla col gambo verde. “Erano i colori preferiti di Davide” spiega. Poi fa qualche metro e dal pulpito, il suo ricordo rompe il silenzio e fa partire gli applausi: “Voglio salutare un uomo, un papà, un amico e un fratello. Ricordatelo – dice, fissando la bara – che siamo fratelli divisi dal parto, tocchi uno e parte l’altro. Io e te, sempre insieme”.
Il feretro esce dalla chiesasorretto dalle spalle degli amici. C’è chi batte le mani, chi piange e chi si lascia scappare un accenno di sorriso, ricordando qualche vecchio aneddoto. A far da colonna sonora al momento, oltre alla canzone di J-Ax e Bianca Atzei, “Intro”, ancora una volta è il rombo delle moto, che tornano a fare un rumore infernale. Poi, il silenzio, e le note di “Liberi…Liberi” di Vasco Rossi che accompagnano l’ultimo viaggio di Buzzi verso il cimitero.
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