Argenta
31 Maggio 2023
Sit-in dei residenti per contestare l'idea dell'amministrazione. Nei prossimi giorni potrebbe tenersi un incontro col sindaco Baldini

Un asilo nido nel parco ‘Melvin Jones’? Argenta dice “no” al progetto

di Redazione | 3 min

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Argenta. Un asilo nido nel parco “Melvin Jones?”. No grazie: “Non ne ravvisiamo il bisogno, sia in termine di utenza, in fase futuribile regressiva; sia in termini logistici essendoci altre soluzioni alternative, vedi ad esempio l’area dell’ex ufficio di collocamento ed anche ex scuola materna, nonchè in ampliamento del nuovo edificio da erigere in via De Chirico, o dell’attuale cantiere scolastico di via Matteotti; sia per una minore cementificazione e consumo del territorio; sia infine per la sua vicinanza a due passi dagli argini del fiume Reno, che alla luce delle recenti alluvioni si troverebbe in una zona oltremodo a rischio e pericolo”.

È in sintesi il lite motiv che, fatto proprio dagli abitanti della suddetta area verde, realizzata nel 1982, ha ispirato ieri (martedì 30 maggio) il sit in organizzato appunto in zona dai residenti. Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sul perché della loro contrarietà alla paventata costruzione di una struttura per l’infanzia nei pressi delle loro case, del costo di 3.300.00 euro, che prevederebbe tra l’altro l’abbattimento delle alberature e di un sito ad alta valenza ambientale: un polmone cittadino cioè fruibile alle famiglie, anziani, adulti e bambini.

La manifestazione, corredata dalla lettura di lettere dei bambini, ha tra l’altro fatto da cornice al lancio di una raccolta firma per sottoscrivere un fermo e deciso diniego al progetto. Un progetto che, in assenza del sindaco Andrea Baldini, impossibilitato ad essere presente essendo stato invitato all’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita ai territori allagati ed esondati: “Non è stato ancora approvato dalla giunta municipale – ha poi spiegato nel prendere la parola in sua vece la consigliera del Pd, Nadia Cai – ma è stato solo discusso dall’apposita commissione”.

Tanto rumore per nulla o quasi dunque? Di certo c’è comunque che da parte sua il comitato promotore dell’iniziativa ha in sostanza puntato l’indice contro, a suo dire, “la mancata e puntuale informazione ricevuta, essendo venuti a conoscenza della notizia tramite stampa”. Ed inseguito dai colloqui avuti in materia sarebbe emersa la comunicazione secondo cui “sarebbe in vista l’erogazione di finanziamenti Pnnr per circa 2.500.000 euro, 500.000 dalla candidatura ad appositi fondi (non certi) ed il resto con risorse comunali”. Ma per accedervi servirebbe dimostrare in tempi stretti la proprietà del sito (nella fattispecie il Parco Melvin Jones lo è) in vista poi di una eventuale traslazione in un vicina zona agricola da acquisire.

Prossimo passo: un incontro col primo cittadino per esprimergli direttamente il loro dissenso, ottenere chiarimenti e magari eventuali rassicurazioni.

Sull’argomento scende intanto in campo Alleanza Verde di Sinistra di Ferrara. Che in un comunicato stampa spiega: “Incomprensibile. Allo stato dei fatti ci sembra l’aggettivo più appropriato per connotare la scelta del Comune di Argenta di edificare un asilo nido e una scuola materna nell’area del Parco Melvin Jones, sottraendo alla comunità argentana un’area verde attrezzata, intensamente utilizzata e vissuta dai residenti da ormai diversi decenni. Non siamo in grado di valutare, non disponendo degli elementi necessari, la necessità di nuove strutture da dedicare ai bambini della fascia 0-6 anni, ma ammesso che questa esista, ci sembra privo di senso istituire un servizio utile eliminandone uno altrettanto utile.

“E l’utilità del Parco, al di là dei servizi ecosistemici che fornisce a tutta la comunità, è dimostrata – si legge – dall’uso che i residenti ne fanno e dall’impegno che, non da oggi, mettono in campo per difenderlo: quello attuale è già il secondo tentativo di cementificazione. Non possiamo credere che nel territorio del comune non vi sia un’area alternativa da dedicare allo scopo e che il Comune non possa acquisirla, per cui siamo ansiosi di conoscere le motivazioni annunciate dal sindaco e, anche questo incomprensibilmente, tenute gelosamente celate fino ad ora. Per quanto ci riguarda siamo ancora una volta dalla parte dei cittadini che difendono un bene comune e la qualità del loro contesto urbano e che hanno organizzato l’incontro di martedì 30 maggio, presso il parco stesso”.

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