Copparo
29 Marzo 2023
L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani smorza i toni della polemica: "Su queste basi da settimane stavamo appunto collaborando per organizzare la festa del 25 aprile 2023"

Cimeli di Balbo al museo. Anpi: “I nostri valori e quelli di Ada coincidono”

di Redazione | 2 min

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Copparo. A seguito della vicenda legata alla esposizione dei cimeli del gerarca fascista Italo Balbo, Anpi torna su quello che è stato “l’aperto confronto e dialogo” promosso e svolto con l’associazione Ada, che oggi si occupa della gestione e valorizzazione del museo ‘La Tratta’ nella giornata di sabato 25 marzo.

“È stato un confronto molto utile – spiega Anpi – che ha portato le nostre realtà associative a condividere la sensibilità che rappresenta la vicenda e, allo stesso tempo, a disegnarne i reali contorni”.

“I cimeli – aggiunge l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani – che sono stati temporaneamente esposti rappresentano per entrambe le realtà associative un pezzo di memoria del nostro Paese che di fianco alla nascita di un corpo militare, quello dell’aeronautica, ha visto nascere e radicarsi un partito – quello fascista – che ha portato un intero popolo sotto una dittatura lunga vent’anni caratterizzata dalla vergogna della promulgazione delle leggi razziali, la soppressione dei diritti politici e civili sino a quelle campagne coloniali che portarono alla sottomissione di intere popolazioni di quello che oggi è lo stato della Libia”.

“Su queste condivisioni e sui rapporti tenuti da tempo – prosegue l’associazione – possiamo affermare che i valori di Anpi e di AdA ancora oggi coincidono. Su queste basi da settimane stavamo appunto collaborando per organizzare la festa del 25 aprile 2023”.

“Abbiamo in ogni caso voluto confermare ad AdA – spiega Anpi – che l’esposizione di cimeli di un gerarca fascista come è stato Balbo, se non accompagnata da un inquadramento storico-politico completo di ciò che ha rappresentato, rischia di produrre un  effetto di normalizzazione di un personaggio che non può essere visto solamente per una piccola parte di ciò che é stato, ossia un aviatore. La sezione Anpi non ha mancato di segnalare tale preoccupazione anche prima che la vicenda diventasse di dominio pubblico”.

E ancora: “Non sollevare e condividere tutto questo con AdA e la nostra comunità locale con forza e preoccupazione avrebbe significato abdicare a tenere alti valori che rappresenta Anpi e per i quali ancora oggi continua ad esistere. Non possiamo sentirci chiamati ad esprimere il nostro punto di vista solo nei confronti di organizzazioni politiche di estrema destra che ancora oggi si richiamano a valori in contrasto con la nostra Costituzione autocensurandoci invece in tutti gli altri casi”.

“Confermando la nostra posizione fatta di impegno nei valori che Anpi rappresenta, esprimiamo soddisfazione – conclude l’associazione – sul confronto avuto con i rappresentanti di AdA, auspicando che quanto condiviso possa essere stato utile per rimarcare con forza e decisione le nostre posizioni e che hanno trovato riscontro nell’inziativa pubblica presso il museo ‘La Tratta’ del 26 marzo”.

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