Spettacoli
4 Febbraio 2023
Il 7 febbraio in concerto al teatro comunale Abbado. Solista Stefan Milenkovich, musiche di Genin, Čajkovskij e Mendelssohn

Oksana Lyniv debutta a Ferrara Musica sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

di Redazione | 3 min

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Oksana Lyniv (foto di Andrea Ranzi)

Prima donna sul podio del festival wagneriano di Bayreuth, prima donna alla guida di una Fondazione lirico-sinfonica italiana. Oksana Lyiniv è senz’altro l’elemento d’attrazione più forte del concerto con cui martedì 7 febbraio debutterà nella stagione di Ferrara Musica assieme all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui da un anno è direttrice principale.

Al Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” – inizio alle 20.30 – saranno proposte la Passacaglia in Yellow-Blue di Vladimir Genin – in prima esecuzione assoluta – e la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Mendelssohn. Con loro sarà protagonista anche il violinista serbo Stefan Milenkovich, interprete del celeberrimo Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Čajkovskij. Il concerto verrà poi replicato mercoledì 8 febbraio al Teatro Manzoni di Bologna, nell’ambito della stagione sinfonica 2023 del Teatro Comunale di Bologna.

Oksana Lyniv è nata a Brody in Ucraina. Molto attiva nel suo Paese d’origine, è stata direttrice musicale del Lviv National Academy Opera and Ballet Theater, Ha fondato a Leopoli il LvivMozArt International Festival e l’Orchestra giovanile dell’Ucraina. Nel 2004 ha vinto il terzo premio al Gustav Mahler-Dirigentenwettbewerb dei Bamberger Symphoniker. Per quattro anni è stata assistente di Kirill Petrenko alla Bayerische Staatsoper di Monaco. Nel 2020 ha vinto gli Opera! Awards ed è stata nominata agli International Opera Awards come “Best Conductor”. Ha diretto nei principali teatri e sale da concerto del mondo, salendo sul podio di alcune tra le più importanti orchestre, tra cui i Berliner Philharmoniker e l’Orchestre de Paris. L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna vanta una grande tradizione: si sono avvicendati alla sua guida come direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti e Michele Mariotti. Frequentemente invitata all’estero per tournée, ha partecipato a prestigiosi festival quali Rossini Opera Festival, Festival Verdi, Festival di Aix-en-Provence e Festival dell’Opera di Savonlinna. Numerose le produzioni discografiche registrate con etichette quali Decca, Deutsche Grammophon, Sony Classical, Pentatone. Stefan Milenkovich ha iniziato lo studio del violino a tre anni, dimostrando un raro talento che lo ha condotto alla prima apparizione come solista con orchestra a sei anni e cominciando una carriera che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo. Ha vinto molti premi partecipando ai più importanti concorsi internazionali: Concorso di Indianapolis, “Tibor Varga”, “Queen Elizabeth”, “Yehudi Menuhin”, “Ludwig Spohr”, Concorso di Hannover, “Lipizer” di Gorizia, “Paganini” di Genova. Riconosciuto per le eccezionali doti tecniche e interpretative, “artista serbo del secolo”, è impegnato anche in cause umanitarie. Suona un Guadagnini del 1783.

Il programma musicale della serata si apre con Passacaglia in yellow and blue di Genin. Il titolo allude ai colori della bandiera ucraina: blu come il cielo, giallo come i campi di grano, perché – come ha spiegato – «il mood di quest’opera è profondamente connesso all’orrore e alla tristezza che hanno fatto da sfondo costante alla mia vita e al mio lavoro dall’inizio dell’aggressione russa in Ucraina». Genin, nato a Mosca ma residente in Germania, già in passato ha scritto Trenodia per le vittime in Ucraina, brano in memoria dei caduti nella lotta e nella battaglia per la libertà dell’Ucraina nel 2014-15. Si prosegue con il Concerto in re maggiore op. 35 per violino e orchestra, scritto da Čajkovskij a Clarens, vicino al lago di Ginevra, nel 1878. E’il suo unico Concerto per violino e fu eseguito nel 1881 a Vienna, da Adolf Brodskij, cui Čajkovskij dedicò la partitura. La seconda parte della serata ha per protagonista Felix Mendelssohn-Bartholdy, di cui verrà eseguita la celeberrima Quarta Sinfonia “Italiana” op. 90. Composta nel 1833 durante il soggiorno in Italia, contiene tutti i colori, le musiche popolari, la natura e le peculiarità della nostra penisola che si fondono e danno vita ad una composizione di classica bellezza e di romantica spiritualità interiore.

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