Portomaggiore
6 Dicembre 2022
Sono finiti tutti alla camera iperbarica di Ravenna e ora non sono in pericolo di vita. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e 118

Tre intossicati dal monossido a Portomaggiore

di Redazione | 1 min

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E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni

Spaccio in provincia. Trovato con quaranta dosi di cocaina in casa

I carabinieri del Norm di Portomaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità albanese di 36 anni che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di cocaina, già suddivisa in circa quaranta dosi e pronta allo spaccio

(foto di archivio)

Portomaggiore. E’ particolarmente insidioso in quanto incolore, insapore e inodore e, se inalato, può portare alla perdita di coscienza e anche alla morte. Si allunga la lista degli intossicati dal monossido di carbonio di questi giorni, dato che altre tre persone hanno dovuto essere soccorse e portate in ospedale.

Non sono in pericolo di vita, ma hanno rischiato grosso tre persone di origine pachistana che sono state salvate nel corso della notte. I tre abitano in via Motta Vegrazzi a Portomaggiore ed è lì che si sono portati i vigili del fuoco e i sanitari del 118, oltre ai carabinieri di Massa Fiscaglia, trovando i tre pachistani intossicati, trasportati in ambulanza prima all’ospedale di Cona, poi alla camera iperbarica di Ravenna.

Da quanto si apprende, il monossido non si sarebbe sprigionato per un difetto della caldaia dell’appartamento, che secondo le verifiche dei vigili del fuoco non aveva problemi di malfunzionamento, ma probabilmente dall’abitudine dei tre di riscaldare l’ambiente accendendo alcune braci. Le verifiche sono comunque ancora in corso.

Con questi ultimi casi, favoriti dall’arrivo del freddo e dall’accensione degli impianti di riscaldamento, sono complessivamente dieci le persone rimaste intossicate dal monossido in appena quattro giorni in provincia di Ferrara, e fra queste anche due bambini. Di questi, cinque hanno dovuto ricorrere alla camera iperbarica per risolvere l’intossicazione.

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