Attualità
16 Ottobre 2022
Gli operatori hanno incontrato i cittadini ferraresi durante la decima edizione dell'iniziativa di prevenzione: "Obiettivo creare un'alleanza con la popolazione"

Una mano sul cuore, l’altra sulla vita. Il 118 sensibilizza sul massaggio cardiaco

di Redazione | 4 min

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(foto Riccardo Giori)

di Lucia Bianchini

‘Per salvare una vita metti le mani sul cuore’ è lo slogan con cui il 118 è sceso in piazza Trento Trieste per insegnare ai ferraresi le manovre basilari del massaggio cardiaco. L’iniziativa, che si è svolta nella mattinata di ieri (sabato 15 ottobre), è arrivata al suo decimo anno, promossa dall’Ausl di Ferrara in occasione di ‘Viva! La settimana per la rianimazione cardiopolmonare’.

Secondo Roberto Zoppellari, direttore del dipartimento di emergenza interaziendale di Ausl Ferrara, incontrare i cittadini in una manifestazione di questo tipo è particolarmente importante perchè “focalizza la catena della sopravvivenza. È fondamentale imparare a riconoscere precocemente i sintomi di un arresto cardiaco, e svolgere in maniera tempestiva un intervento, chiamando il 118, posizionando correttamente la persona in arresto e iniziando le manovre corrette di rianimazione cardiopolmonare, nello specifico il massaggio cardiaco, oltre che applicando il defibrillatore, uno strumento sempre più diffuso nel territorio. A questa catena della sopravvivenza a cui siamo chiamati tutti oggi si aggiunge quella della solidarietà, professionisti e autorità che vogliono cerare un’alleanza con i cittadini per tutelare il bene più prezioso, che è la vita”.

“Questa manifestazione ha grande rilevanza – sottolinea Marco Sandri, direttore del distretto Centro Nord – in quanto apprendere le manovre di rianimazione cardiopolmonare è importantissimo, per cui più i cittadini conoscono queste manovre più vite umane possono essere salvate. L’iniziativa va incontro ad una serie di iniziative di carattere divulgativo e di prevenzione che Ausl svolge con il Comune di Ferrara, come ‘Tieni in forma il tuo cuore’ e l’Ottobre Rosa. L’obiettivo di Ausl è creare una medicina di prossimità, potenziando i servizi, per cui la giornata di oggi, che richiama una grande affluenza, ha un’importanza notevole”.

Il messaggio fondamentale che l’appuntamento intende passare alla cittadinanza è, come ha ribadito Maurizio Giacometti, che “il 118, che da sempre è considerato il primo anello della catena del soccorso, in realtà è il secondo, perché il primo è chiunque sia testimone di un arresto cardiaco improvviso, e può fare la differenza, paradossalmente, anche più del 118, perché con semplici manovre si può intervenire precocemente e salvare la vita. In Europa oltre 400 mila persone l’anno sono colpite da arresto cardiaco, e con il precoce intervento di chi assiste all’evento, che deve essere trattato nei primissimi minuti, ed ha queste competenze può essere fondamentale, la sopravvivenza aumenta”.

Durante la mattinata sono state raccontate due esperienze in cui il massaggio cardiaco praticato tempestivamente è stato fondamentale per salvare due vite, quelle di Loretta Pretto e Orsola Cipro. Loretta Pretto, che dell’evento ha ricordi e consapevolezza molto chiari, racconta: “Mi sono svegliata dopo due giorni, inizialmente avevo rimosso l’evento, poi ho ricordato. Ho avuto un arresto cardiaco sul lavoro e devo ringraziare i miei colleghi se sono ancora qui. Roberto e Alice hanno dato l’allarme, mentre Maura mi ha praticato il massaggio cardiaco per 14 minuti fino all’arrivo dell’ambulanza. Devo la vita a loro tre. La tempestività del massaggio cardiaco è stata fondamentale, ricordo tutto, e non ho mai avuto problemi di
memoria. Ora mi hanno consigliato di avere ritmi più tranquilli rispetto a prima, ma la mia vita non è cambiata molto”.

Orsola Cipro ha invece un vuoto di cinque giorni, le hanno raccontato che mentre era in palestra ha avuto un arresto cardiaco: “Sono stata fortunata perché ero nel posto giusto al momento giusto, sono stata subito soccorsa, grazie a Cristiano, proprietario della palestra, Serena e Michele che mi hanno praticato il massaggio cardiaco e poi mi hanno dato due scosse con il defibrillatore. Poi mi sono svegliata in Cardiologia, ho ricordi sconnessi e sparsi. La mia vita è ripresa benissimo, mi sono ripresa subito benissimo, e forse per il fatto che non ricordo nulla ho ricominciato la mia vita normalmente”.

A portare il saluto dell’amministrazione comunale è Cristina Coletti: “Ospitiamo per il decimo anno questa iniziativa, importante e dallo slogan accattivante, ‘salvate una vita mettendo le mani sul cuore’. L’obiettivo è quello di imparare semplici manovre che possono salvare una vita. Proprio con questo auspicio invito tutti ad avvicinarsi e a provare queste modalità”.

“Un’azienda pubblica – ha concluso Francesco Colaiacovo in rappresentanza della Provincia di Ferrara- che investe nella diffusione di competenze che una volta si vedevano come appannaggio dei professionisti, mentre stiamo scoprendo che sono alla portata di tutti, e questo consente a tutti di poter salvare una vita e garantire la qualità della salute di una persona colpita da problemi cardiaci. Sotto l’aspetto etico promuove una forma di solidarietà e di assunzione di competenza e di impegno per gli altri, imparare a fare il massaggio cardiaco è qualcosa che si fa per gli altri, non per se stessi”.

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