Ostellato
15 Ottobre 2022
Il giovane già arrestato (e poi liberato) a febbraio per abusi nei confronti di due ragazze ritorna all'Arginone in custodia cautelare: il pubblico ministero ha ottenuto in appello il ripristino della misura non concessa dal giudice di Ferrara

Violenza sessuale, stalking e revenge porn: 27enne torna in carcere

di Daniele Oppo | 2 min

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A processo con la duplice accusa di estorsione ai danni di due giovani e di spaccio di sostanze stupefacenti, il gup Marco Peraro del tribunale di Ferrara ha accolto le richieste della difesa, pronunciando sentenza di non luogo a procedere per il primo reato e concedendo la messa alla prova per il secondo

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Un'assoluzione e cinque condanne, con una forbice di pene che vanno da un minimo di 2 anni e 10 mesi a un massimo 4 anni. Sono le richieste che ieri (10 dicembre) mattina, davanti al collegio del tribunale di Ferrara, il pm Andrea Maggioni ha avanzato per i sei finiti alla sbarra nel processo per il presunto caso di sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri durante le operazioni di bonifica dal focolaio di aviaria all'Eurovo di Codigoro

Sono serviti mesi, ma alla fine il giudice dell’appello ha dato ragione al pm Andrea Maggioni e ha ripristinato la misura cautelare del carcere a carico di S.A., un 27enne pachistano che venne arrestato a febbraio per violenza sessuale, stalking e revenge porn ai danni di due ragazze ventenni con le quali aveva avuto una relazione.

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra dicembre 2017 e maggio 2020 tra Ferrara e Ostellato. L’indagine è nata dalla denuncia per stupro e atti persecutori da parte di una delle giovani vittime e ha portato a scoprire anche una seconda, precedente, violenza ai danni di un’altra ragazza, le cui immagini sono state trovate dalla sezione di polizia giudiziaria della procura analizzando computer e telefoni cellulare sequestrati all’indagato.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la prima violenza sarebbe avvenuta il giorno nel capodanno 2017-2018, ed è ipotizzata sulla scorta delle immagini e dei video conservati dall’uomo, che ritraevano una ragazza non cosciente. in tre occasioni almeno avrebbe diffuso, senza il consenso della vittima, i suoi video intimi. La stessa, che pure frequentava il ragazzo, si è riconosciuta nei video e nelle foto e ha confermato agli inquirenti di non ricordare quell’episodio: per questo ha sporto denuncia. La seconda violenza sarebbe stata accompagnata anche da stalking nei confronti della vittima durate circa un anno.

Sulla base di questi elementi, e considerando che vi fosse un concreto pericolo di fuga, i carabinieri eseguirono il fermo del 27enne ordinato dal pubblico ministero. Il giudice delle indagini preliminari, qualche giorno dopo, aveva commutato la misura custodiale in un più blando obbligo di dimora. A questo provvedimento si era opposto il pm, che aveva presentato appello, ottenendo il ripristino della custodia in carcere: ieri, giovedì 13 ottobre, i carabinieri hanno nuovamente arrestato il giovane e lo hanno accompagnato nel carcere dell’Arginone.

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