Nel gioco dei meriti a ritroso per la riqualificazione della Darsena entra anche Italia Viva, che vede nel Governo Renzi il vero ‘artefice’ del suo rifacimento.

“Nel 2016 – affermano i renziani ferraresi – il governo Renzi ripensa il concetto di periferia inserendo in questo contesto anche le aree più vicine ai centri cittadini, ma dall’aspetto fatiscente o degradato. Una vera e propria nuova visione di città che va a coinvolgere in prima persona e in maniera del tutto trasversale i sindaci di ogni appartenenza politica, nel nome di una vera e propria rivalutazione dei territori mettendo al bando interventi di manutenzione sporadica in favore di interventi unitari e organici”.

“Come è stato possibile? – chiede retoricamente Italia Viva Ferrara -. Mettendo a disposizione 2 miliardi e 100 milioni di euro stanziati dallo Stato, cui si sono aggiunti le risorse regionali e i contributi privati per 4 miliardi di euro complessivi. E a questo storico intervento già se ne aggiunge un altro: il nuovo ulteriore bando periferie, che verrà finanziato nel 2018. Fra i 120 progetti approvati (premiati per “qualità e innovatività del progetto sotto il profilo organizzativo, gestionale, ecologico, ambientale e architettonico”) c’erano anche gli otto lotti che comprendevano la Darsena di Ferrara: un’erogazione di 18 milioni di euro. Quindi sì – concludono i renziani -, per l’ottenimento dei fondi, il governo Renzi ha imposto implicitamente il criterio di ‘visione organica e progettualità’ che, non ci stancheremo mai di dire, questa amministrazione non ha, mettendo costantemente indietro le lancette dell’orologio a quella sciagura che possiamo definire finanziamenti a pioggia”.