Portomaggiore
14 Maggio 2022
Nel processo a carico dell'ex sindaco Minarelli sentiti come testimoni un funzionario della questura e l'ex prefetto di Ferrara Tortora: “C'era un buco nella legislazione vigente”

Incendio al poligono, l’ispettore: “Sconsigliai di aprirlo, c’era carenza normativa”

di Daniele Oppo | 3 min

Leggi anche

Non ce l’ha fatta la piccola Fatima

Non ce l'ha fatta la piccola Fatima ricoverata al Maggiore dallo scorso fine settimana quando il cuore aveva smesso di battere durante i festeggiamenti del suo ottavo compleanno

Chiuse le indagini sul massacro del Big Town

La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini per l'omicidio di Davide Buzzi, il 42enne ucciso durante la serata del 1° settembre scorso all'interno del bar Big Town di via Bologna, mentre era in compagnia del 21enne Lorenzo Piccinini, dopo una violenta e tragica colluttazione con il 41enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del locale, e suo padre, il 70enne Giuseppe Di Gaetano

Colpi di scacciacani tra la folla, denunciato chi ha sparato

È stato denunciato per accensione ed esplosioni pericolose il ragazzo che, tra le 15.30 e le 16 di sabato 27 aprile, nel tratto di via Garibaldi che confluisce in piazza Sacrati, durante un litigio con tre coetanei, ha sparato due colpi con una pistola scacciacani

Portomaggiore. “Dissi al sindaco che secondo me c’era un buco nella legislazione vigente, che non era l’autorità locale di pubblica sicurezza a dover autorizzare e che i poligoni privati non necessitavano di autorizzazione”.

Quel ‘buco’, così come definito dall’ex prefetto di Ferrara Michele Tortora, sentito ieri come testimone, è ciò su cui da sempre punta la difesa di Nicola Minarelli (avvocati Fabio Anselmo, Carlotta Gaiani e Bernardo Gentile), ex sindaco di Portomaggiore, a processo per omicidio e disastro colposi per l’incendio al poligono in cui, il 10 gennaio 2016, morirono Paolo Masieri, Lorenzo Chiccoli e Maurizio Neri.

Un ‘buco’ che sembra trovare conferma anche nelle parole di un altro testimone, l’ispettore Edmondo Cirelli, in servizio nella divisione amministrativa della questura di Ferrara e che ebbe i primi contatti con Fabio Ghesini, il titolare del poligono, quando questi voleva ancora crearlo: il fascicolo relativo, ha detto l’ispettore, si formò per la prima volta nell’ottobre 2012 quando “l’Asd aveva mandato una comunicazione ai carabinieri e alla questura sulla possibile apertura di un poligono”. Al poliziotto venne chiesto di fare un approfondimento: “Fino al 2010 non abbiamo avuto nessuna legge che normasse questo tipo di attività”. Poi vi fu un intervento legislativo con la nuova norma che “dice è il sindaco un po’ il responsabile autorizzativo, ma nell’ultimo comma – rileva il teste – dice che deve essere emanato il regolamento che disciplina la materia”. Regolamento che, a tutt’oggi, non esiste.

“Ho sempre sconsigliato a tutti di aprire un poligono in quanto c’è una carenza normativa”, dice l’ispettore e, infatti, “la prima volta che ho sentito Ghesini gli ho sconsigliato di farlo, ma se proprio voleva gli dissi di presentare tutta una serie di documenti per permettere alle istituzioni di capire e valutare”. Ghesini poi, sempre da quanto riferito dal teste, gli comunicò che avrebbe adottato tutti i sistemi di sicurezza, filtraggio dell’aria, e protezione. Cirelli si interfacciò anche con il Ministero dell’Interno sul tema: “Mi confermò che non esisteva un regolamento o una normativa che gestisce la materia”.

Cirelli ha affermato di aver parlato per telefono, prima della tragedia, direttamente con Minarelli, che si era mostrato preoccupato. Dopo, incalzato dalla difesa dell’ex sindaco, ha sostenuto di non essere sicuro al cento percento che fosse lui – non avendolo mai incontrato né avendoci avuto a che fare in altre occasioni – e non un dirigente o tecnico del Comune, come più spesso accade. Minarelli, facendo una dichiarazione spontanea, ha affermato di non aver mai chiamato direttamente l’ispettore: “Lo escludo categoricamente, le interlocuzioni le ho avute per il tramite dei miei uffici. In questi casi il sindaco, per correttezza istituzionale, si rivolge prima al questore o al prefetto e sono loro, eventualmente, a indirizzare verso dirigenti o funzionari”.

Sentita anche la viceprefetto Pinuccia Niglio, oggi in servizio a Modena, che ha riferito che venne fatto uno studio a proposito del poligono ed emerse che non vi era una normativa codificata.

La prossima udienza è in calendario per il 1° luglio.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com