“Questa è una causa pilota, con una ordinanza che mette in luce quello che sembra ormai il tratto caratterizzante dell’azione amministrativa della giunta Fabbri: la discriminazione”.

Dopo la recente ordinanza del tribunale del lavoro di Ferrara, che condanna la condotta del Comune di Ferrara sull’armamento della Polizia Locale, anche Cristiano Zagatti, segretario generale provinciale di Cgil Ferrara, esprime tutta la sua soddisfazione per la decisione del giudice Alessandra De Curtis.

“La Fp-Cgil – sottolinea il segretario – ha esercitato ancora una volta la funzione del sindacato, che è quella di tutelare le persone. Questa è la terza sentenza che non sbagliamo e il giudice ha sempre condannato il Comune di Ferrara per un comportamento dove la discriminazione sembra essere ormai il tratto dell’azione amministrativa”.

Il riferimento di Zagatti è, in primis, all’ordinanza della giunta leghista relativa ai buoni spesa del 2020, e successivamente al regolamento per l’accesso alle case popolari del 2021, con l’amministrazione comunale che in entrambe le circostanze è stata condannata per aver tenuto una condotta discriminatoria.

“Quando tutto ciò diventa il tratto di un’azione amministrativa – prosegue il segretario generale di piazza Verdi -, prima o poi arriva su tutti. Oggi è arrivato sui lavoratori del Comune. Purtroppo serve il coraggio a essere lavoratori discriminati e a denunciare questa situazione all’interno del Comune di Ferrara. E questo non è un bel segnale”.

Zagatti guarda poi al futuro e alle risorse che dovranno arrivare per la ripartenza post-Covid, evidenziando come alla giunta Fabbri spetti il compito di amministrare “grossomodo 180mila persone per cui siamo molto preoccupati per i danni che questo modo di lavorare può provocare, soprattutto in chiave declinazione del Pnrr“.

“Sappiamo – aggiunge – come le differenze territoriali tra Comuni provinciali e Comune capoluogo siano assolutamente molto importanti e il fatto che il Comune di Ferrara continui a lavorare in modo autonomo potrà solo acuire queste differenze ed è anche questo il tratto che sta caratterizzando una sbagliata azione amministrativa“.

“Questa giunta – conclude il segretario di piazza Verdi – per il bene della città dovrebbe essere dimissionaria per incapacità amministrativa. Si confonde continuamente l’amministrare la nostra città con l’infrangere le norme di legge. Assistiamo a un modo di amministrare che ha già prodotto l’impoverimento nelle relazioni tra le persone della nostra comunità, un danno culturale per il quale arroganza e improvvisazione sembrano essere diventate l’unico metodo possibile di governo. Serviranno anni per ripristinare un contesto di normalità nel rispetto delle persone e delle relazioni sociali”.