Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"
Continua il problema dello spaccio in Gad e la conseguente opera di deterrenza delle forze dell'ordine. I carabinieri, transitando nei pressi del parchetto di via Porta Catena, nota un giovane che si avvicina a un uomo seduto su un muretto del parco.
È stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione, M’Hamed Chamekh, l’uomo già condannato all’ergastolo per aver ucciso e bruciato il corpo della sua ex compagna Atika Gharib, a processo per aver anche violentato la figlia 15enne di lei.
L’abuso secondo la procura di Ferrara è avvenuto nell’agosto del 2019, proprio pochi giorni prima del terribile omicidio, e probabilmente sua origine, accompagnato anche dal furto dell’auto di Gharib e di numerosi documenti personali: passaporto, carta di soggiorno, carta d’identità, carte bancomat, blocchetti degli assegni e passaporti delle figlie.
“Finalmente è terminata l’intera vicenda – commenta l’avvocata Marina Prosperi, che assiste la figlia di Gharib, oggi maggiorenne, costituitasi parte civile -. Questo era l’inizio da cui originò tutto l’episodio che poi si è concluso con l’uccisione di Atika: la madre che difendeva la figlia dal tentativo di violenza, che l’ha portata a denunciare, e lui che si è vendicato fino all’uccisione. Sono pene molto pesanti, sia nel giudizio della corte d’assise di Bologna che del Gip di Ferrara. Si mette un punto e si spera di ricominciare con serenità”.
Chamekh, 43 anni, è stato condannato dal giudice dell’udienza preliminare Carlo Negri anche al pagamento di una provvisionale di 10 mila euro per la giovane vittima e di 5mila per il Comune di Ferrara che si era costituto parte civile.
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