Politica
8 Maggio 2021
Per Poltronieri l'assemblea non può discutere sulla chiusura dell'ufficio in centro città perché la decisione non è stata del Comune. Colaiacovo: “Allora non parliamo del cracking Eni o della fusione delle Camere di Commercio”

Il presidente del Consiglio comunale respinge l’interpellanza Pd sullo sportello Hera

di Redazione | 2 min

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Il Consiglio comunale, a quanto pare, non può discutere le scelte di Hera in merito alla chiusura dello sportello di viale Cavour.

Il presidente Lorenzo Poltronieri ha infatti ritenuto inammissibile l’interpellanza del Pd. Il motivo, spiega il capogruppo dem Francesco Colaiacovo, sarebbe che “la decisione non è stata assunta dal Comune di Ferrara. Peccato che il Comune di Ferrara sia socio di Hera, e che la maggioranza abbia nominato una rappresentante nel Cda, e che Hera gestisca i servizi ambientali per conto del Comune”.

Il Pd chiedeva di poter sapere se la chiusura dello sportello – utile per chi non riesce a recarsi nella sede di via Diana – fosse temporanea o strutturale, ma non sembra essere un argomento trattabile dall’assemblea civica.

“Per lo stesso motivo allora – fa notare il Pd – non si dovrebbe discutere in Consiglio comunale della decisione di Eni di chiudere il cracking di Marghera, nonostante i riflessi pesanti che avrebbe sul polo chimico: non deciderà il Comune. E cosa dire allora della scelta di fondere le Camere di Commercio di Ferrara e Ravenna, oggetto di diversi atti di consiglio: non parliamone più, non decide mica il Comune. Per concludere: il presidente del Consiglio come suo solito gioca in squadra con la maggioranza, dimenticandosi di esser stato votato da tutti i consiglieri, anche di opposizione, e di essere pagato dai cittadini per tutelare tutti i consiglieri, anche di opposizione”.

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