
Il vicesindaco Nicola Lodi
Un colloquio cordiale, qualche domanda “da socio a socio”, per usare la parole che il presidente di Cidas rivolge al suo dipendente, e – tra le righe – il peso di quelle ‘sollecitazioni’ esercitate dal vicesindaco di Ferrara Nicola ‘Naomo’ Lodi.
Cidas è la cooperativa cui è stata inviata la lettera di Naomo, pubblicata da Estense.com nei giorni scorsi, per chiedere di allontanare dal luogo d lavoro un dipendente della stessa, reo di aver criticato e offeso l’esponente della Lega di Ferrara.
L’audio di quel colloquio, avvenuto lo scorso anno, è finito sul tavolo della procura insieme a un esposto depositato da Anna Ferraresi. “Un audio che a mio avviso – afferma sulla sua pagina Facebook la consigliera del gruppo misto – dimostra inequivocabilmente gli effetti intimidatori o peggio della lettera-mail del vicesindaco”.
Dall’audio si desume che si tratta della seconda convocazione, evidentemente scaturita da più di una segnalazione del braccio destro di Alan Fabbri. Una seconda convocazione che pare urgente, visto che il dipendente viene chiamato nonostante sia in ferie.
A rompere il ghiaccio è il presidente Daniele Bertarelli, che afferma come “ognuno sul proprio profilo Facebook può scrivere quel che gli pare, ma ci aspettiamo senso della responsabilità nel non mettere in difficoltà la cooperativa rispetto alle relazioni con l’amministrazione”.
“Quello che ho scritto l’ho fatto a nome personale, come cittadino – replica il dipendente -. Cosa c’entra la Cidas con me e con il vicesindaco se nemmeno la vado a menzionare?”.
E in effetti lui l’azienda per la quale lavora non l’ha mai citata, né sul web ci sono tracce di un suo rapporto di lavoro con la stessa.
Bertarelli dimostra di non voler cedere alle richieste del vicesindaco, anche se si coglie la preoccupazione per le pressioni ricevute e, sottolineando che “te lo sto chiedendo, non te lo sto ordinando”, invita il dipendente a “ignorare il vicesindaco”.
Il presidente chiarisce comunque che “come cittadino sei libero di criticare chiunque” e fa presente che “la cooperativa cerca di tutelare il lavoro dei soci” e che “come cooperativa abbiamo qualche obbligo in più rispetto agli altri: ti dico semplicemente che metti in difficoltà le nostre relazioni con l’amministrazione comunale”.
Questo passaggio appena descritto è fondamentale per capire il potere di influenza che Naomo, volente o nolente – questo lo deciderà la magistratura – ha messo in atto. “Come presidente – prosegue il dirigente – devo chiederti se questa cosa deve andare avanti”.
E qui, indirettamente Bertarelli offre una lezione di stile e comportamento al vicesindaco e non solo: “Io sono una persona estremamente democratica, come democratica è la cooperativa. Se tu mi dici che come cittadino vuoi portare avanti questa tua voce democratica, ovviamente fuori dall’orario di lavoro, per me la questione finisce qua”.
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