Argenta
17 Gennaio 2021
L'assessore Borea: “Creiamo un innovativo circuito low-cost, strategico per favorire anche lo sviluppo economico e i percorsi del turismo lento”

Argenta. Quattro colonnine per dar vita a una “comunità elettrica”

di Redazione | 2 min

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Argenta. Inaugurate sabato le quattro colonnine per l’alimentazione elettrica dei veicoli. Il taglio del nastro è avvenuto presso l’impianto di piazza Giovanni XXIII, ad Argenta, ma è stato simbolicamente rappresentativo anche per le altre tre centraline collocate sul territorio: ad Anita (in piazza, a due passi dall’Ostello e dalle valli di Comacchio); a Consandolo (in centro, in via Rimembranze, prossimo polo per bici elettriche); infine a S.M.Codifiume (in via Leopardi, nei pressi di scuole e negozi, poco distante da Molinella cittadina questa sprovvista di tale servizio).

Il costo complessivo dell’intervento è di 130.000 euro, di cui 40.000 finanziati con fondi del Ministero dei trasporti.

Si tratta dunque di quattro postazioni con due allacciamenti ognuna, dotate di prese da 11kw (all’utente 1kw di ricarica costerebbe circa 0,20 centesimi) e sistemi di monitoraggio ambientale e della qualità dell’aria.

La gestione è stata affidata all’associazione “Solare” di Medicina che l’è aggiudicata sino al 2022, per 7.200 euro annui.

Oltre al sindaco Andrea Baldini, era presente, tra gli altri esponenti della giunta municipale, l’assessore Sauro Borea che ha illustrato l’impianto, spiegandone in sostanza l’obiettivo principe: “La promozione cioè di una nuova formula di mobilità sostenibile”. Questo attraverso la “creazione di un innovativo circuito low-cost, strategico per favorire anche lo sviluppo economico, i percorsi del turismo lento, laddove tale impianti sono intesi come motore di crescita e strumenti di marketing”.

Il tutto nasce da un progetto dell’università di Bologna teso a migliorare la viabilità, valorizzare i percorsi turistici, le attività, l’ambiente”. Lo scopo comunque “non è esclusivamente commerciale, né semplicemente un punto di rifornimento per le auto – ha detto in sintesi il professor Leonardo Setti, ricercatore, che ha seguito il progetto – anche se i prezzi per chilowatt sono bassi, va sottolineata la capacità di dar vita a una comunità elettrica, e per questo è stata aperta una chat. Ma ha pure una funzione didattica, rivolta alle scuole, tesa a educare e formare i giovani sui temi energetici e delle fonti rinnovabili”.

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